Mediobanca studia la Telecom privata

Vìa Filodrammatici prepara l'opv. Tim vara un team per rispettare la concorrenza Vìa Filodrammatici prepara l'opv. Tim vara un team per rispettare la concorrenza Mediobanca studia la Telecom privata E Rifondazione attacca: niente stranieri nel capitale ROMA. Privatizzazione più vicina per la Telecom Italia. La Consob ha autorizzato Mediobanca ad effettuare un'indagine di mercato in vista dell'offerta pubblica di vendita di azioni Stet-Telecom Italia e questo, come già avvenuto in passato, è il primo passo che consente poi ai collocatori di mettere a punto i quantitativi da offrire sul mercato interno e su quello internazionale. L'operazione è in calendario per l'autunno. L'indagine di mercato in vista della privatizzazione di Telecom Italia sarà condotta da Mediobanca in qualità di global coordinator dell'operazione. L'istituto di Via Filodrammatici era stato scelto dall'Ili, insieme con la Barclays De Zoete Wedd (Bzw), e approvato dal Comitato dei ministri per le privatizzazioni nel luglio del 1995. L'incarico non riguarda la formazione del nocciolo duro di azionisti di Telecom Italia, un'operazione alla quale sta lavorando il Tesoro e che dovrebbe prevedere l'ingresso di investitori istituzionali e grandi società tra le quali il gruppo americano At&t. L'indagine di mercato dovrà consentire di stabilire la ripartizione quantitativa delle azioni da riservare alle varie tranches (offerta al pubblico, investitori istituzionali, mercati internazionali, dipendenti) a seconda della risposta che i soggetti interpellati daranno a Mediobanca. Al consorzio di collocamento per l'offerta parteciperanno anche Imi, Bancaroma, Comit, Credit, Sanpaolo, Cariplo e Bnl. Proprio ieri comunque, Rifondazione è tornata a ribadire il suo «no» all'ingresso di partner stranieri nella Telecom. Il responsabile economico Nerio Nesi ha scritto una lettera al premier Prodi ricordando il pericolo di vedere «colonizzate» le telecomunicazioni italiane. Se l'operazione dovesse andare aventi su queste linee, afferma Nesi, «ci sarà un altro elemento di contrasto con questo governo» con cui «si farà una verifica a settembre». La vendita di Telecom Italia ed il ruolo di Mediobanca in questa operazione sono stati negli ultimi due anni al centro di dibattito e di non poche polemiche. Mediobanca, nel marzo del 1995, si era candidata a rilevare transitoriamente tutta la partecipazione pubblica (allora nelle mani Iri) nella Stet (64% del capitale ordinario e l'un per cento delle azioni di risparmio) insieme alle sue tre banche azioniste: Comit, Credit e Banca di Roma. I quattro istituti di credito - secondo questa proposta rimasta poi lettera morta anche se innescò non poche polemiche soprattutto politiche - avrebbero poi collocato queste azioni ad un nocciolo duro di industriali e finanziario. Ieri, intanto, è stato costituito il nuovo consiglio di esperti, deciso dal consiglio di amministrazione di Telecom Italia Mobile nel maggio scorso, per il monitoraggio delle regole e dei comportamenti in tema di concorrenza. Del board fanno parte Napoleone Colajanni, Roberto Pardolesi e Marco Vitale. L'organismo punta a valutare in maniera sistematica i comportamenti di Tim in relazione alle problematiche della concorrenza, sia nazionale che internazionale, e di contribuire ad una corretta applicazione delle nonne relative, con particolare nferLmento all'evoluzione delle normative europee sulle telecomunicazioni nel nostro Paese.

Persone citate: Marco Vitale, Napoleone Colajanni, Nerio Nesi, Nesi, Prodi, Roberto Pardolesi

Luoghi citati: Roma