Yacht, addio allo sconto Iva E il 740 diventa un optional

Yacht, addio allo sconto Iva E il 740 diventa un optional Yacht, addio allo sconto Iva E il 740 diventa un optional ROMA. Barca e seconda casa intestata alla società, con tanto di sconto sull'Iva e «non iscrizione» nel redditometro? Finisce la pacchia: dal 1° gennaio si dovrà dimostrare che sono beni e servizi «attinenti all'attività o alla professione svolta». In caso contrario, scatterà la tassazione. Oggi il Consiglio dei ministri dovrà varare il decreto legislativo che fissa le nuove norme, su Iva e unificazione della base imponibile del lavoro dipendente a fini fiscali e contributivi, in base alle deleghe di riforma fiscale previste dalla Finanziaria 1997. Il provvedimento, insieme con la riforma delle aliquote Irpef e l'istituzione dell'Irap (l'imposta regionale sulle attività produttive), attese per settembre, si aggiungerà a quelli già varati definitivamente dal governo: semplificazione degli adempimenti fiscali, comitati tributari regionali, accertamento con adesione e conciliazione giudiziale. Il nuovo regime sull'Iva modifica il regime delle detrazioni e rive- de anche alcune agevolazioni concesse dai regimi speciali ai settori agricoltura, editoria, spettacolo e agenzie di viaggio. Le novità generali riguardano la «soggettività passiva» dell'Iva, il passaggio che permetterà di eliminare proprio i casi clamorosi di be¬ ni di lusso intestati alle società: se viene definito con i nuovi criteri il soggetto dell'imposta, si crea la separazione tra quanto è necessario a svolgere un'attività e quanto è soltanto «godimento» del bene. Quindi la revisione della disciplina delle detrazioni, escludendo gli acquisti destinati esclusivamente ad attività estranee all'esercizio dell'attività professionale o di impresa utilizzati per operazioni non soggette ad imposta (salvo i casi in cui le norme comunitarie riconoscono comunque il diritto alla detrazione). Infine la riscrittura di tutti i casi di ritardato invio della documentazione relativa a richieste di rimborso. La nuova disciplina sui redditi di lavoro dipendente ha l'obiettivo di armonizzare le disposizioni fiscali e previdenziali. In questo modo saranno snelliti gli adempimenti di datori di lavoro e contribuenti al momento della denuncia dei redoli¬ ti: è il primo passo della semplificazione, che prevede la dichiarazione unica per versamenti previdenziali e fiscali. Il provvedimento che approda oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri dispone la costituzione di una unica base imponibile a fini fiscali e previdenziali. Basterà, anche per il sostituto di imposta, il datore di lavoro, una unica dichiarazione per redditi e contributi. Il decreto prevede numerose altre modificazioni agli adempimenti: il datore di lavoro, tra l'altro, riconoscerà non solo le detrazioni per lavoro dipendente ma anche tutti gli oneri per cui ha operato trattenute. In tal modo, il dipendente non sarà più obbligato a presentare il modello 740. Si tratta di una norma che dovrebbe interessare un vasto numero di soggetti «il che certamente - scrive il Ministero delle Finanze nel testo di presentazione - costituisce la maggiore semplificazione immaginabile». [r. e. s.l li ministro delle Finanze Vincenzo Visco fa partire la «rivoluzione» fiscale per Iva e Irpef

Persone citate: Barca, Vincenzo Visco

Luoghi citati: Roma