« Danni anche morali »

« « Danni anche morali » La Corte dei conti e il caso di una persecuzione razziale ROMA. La Corte dei conti ha fatto definitivamente proprio il principio secondo cui gli indennizzi previsti a favore dei perseguitati razziali spettano non solo nel caso di violenza fisica, ma anche di violenza morale. Lo ha stabilito una decisione recentissima della prima sezione giurisdizionale centrale della stessa corte (n. 162, del 29 luglio scorso), ribaltando in secondo grado l'orientamento che invece era stato espresso dalla sezione giurisdizionale regionale per il Friuli-Venezia Giulia. A dare notizia di questa sentenza della prima sezione centrale è in una nota lo studio legale «Schwarzenberg», che ha patrocinato davanti alla Corte dei conti gli interessi di una cittadina ebrea di Fiume la quale, attorno agli Anni 30, venne allontanata dalle scuole e «costretta pur essendo pianista di promettente avvenire, a lavorare coattivamente in una cella frigorifera, a temperature rigidissime, nel mattatoio cittadino, con conseguenti sbalzi termici e carichi pesanti». La decisione della corte, che ha ammesso ai benefici delle norme di legge (leggi n. 96/'55, 261/'67 e 932/'80) l'interessata, peraltro non rappresenta un'assoluta novità in quanto la stessa sezione giurisdizionale regionale del Friuli-Venezia Giulia, con altre sentenze di primo grado, aveva sancito il principio dell'indennizzabilità del danno morale. Un'analoga interpretazione era stata data dalla Corte della Lombardia. [Ansa]

Persone citate: Schwarzenberg

Luoghi citati: Fiume, Friuli, Lombardia, Roma, Venezia Giulia