«Guadagni troppo poco» e la massacra di botte

Chiavari, alla donna è stata tolta la milza Chiavari, alla donna è stata tolta la milza «Guadagni troppo poco» e la massacra di botte L'uomo la costringeva a prostituirsi Era già stato arrestato per le violenze GENOVA. Ha massacrato di botte la sua convivente perché, prostituendosi, guadagnava troppo poco. L'uomo, Efisio Murenu, 32 anni, di Cagliari ma residente a Macerata Feltria (Pesaro) è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Genova. La donna, Nadia, di 30 anni, originaria della provincia di Verona, è stata subito trasportata presso l'ospedale di San Martino e sottoposta a intervento chirurgico per l'asportazione della milza. Le sue condizioni sono gravi. E' accaduto in una roulotte di un campeggio di Ronco Vecchio di Lumarzo, nel Chiavarese. L'episodio è accaduto tra le 17 del 29 luglio e la mattina del 30 luglio anche se la squadra mobile di Genova solo ieri ne ha dato notizia. Secondo la ricostruzione della polizia, Nadia è stata picchiata selvaggiamente per circa 14 ore perché aveva guadagnato solo 50 mila lire, una cifra giudicata troppo esigua dall'uomo. La piccola roulotte è così diventata una «prigione» nella quale il convivente ha iniziato ad aggredirla con calci, pugni e morsi. Inutilmente Nadia ha supplicato di poter chiamare un medico perché stava male; Efisio Murenu, che ha precedenti per furto e ricettazione, ha continuato ad infierire fino al momento in cui è uscito per recarsi al lavoro. Solo allora la giovane, ferita gravemente, è riuscita a telefonare ad un amico che è subito accorso e l'ha traspor- Efìsio Murenu, a restato tata all'ospedale di San Martino dove è stata sottoposta ad intervento chirurgico. Quando si è svegliata dall'anestesia Nadia è riuscita a mormorare ciò che era accaduto denunciando il convivente. La polizia lo ha rintracciato mentre girovagava nei pressi del campeggio e lo ha arrestato. Ora dovrà rispondere di lesioni personali gravissime e sfruttamento della prostituzione. La giovane lo aveva già denunciato perché la costringeva a prostituirsi. E non è la prima volta che Nadia viene pestata da Murenu: accadde già nel dicembre '96 quando abortì per le botte. La ragazza era incinta e l'uomo, che per questo reato era stato arrestato ed è ancora in attesa di giudizio, l'aveva picchiata ferocemente. Il fatto era avvenuto a Tempio Pausania dove i due si trovavano in quel momento. Negli ultimi anni, secondo gli agenti della squadra mobile di Genova, per la giovane prostituta la convivenza con Murenu s'era trasformata in un'odissea. L'epilogo la settimana scorsa. La donna è stata picchiata per 14 ore. Solo quando, alle 7 del mattino, l'uomo è uscito per andare a lavorare nella Cooperativa di trasporto in cui è impiegato, Nadia è riuscita, nonostante le ferite, a telefonare ad un amico conosciuto a Genova. L'uomo è accorso a Lumarzo, ha capito che le condizioni della donna erano molto gravi e ha chiamato la polizia. [r. cri.] Efìsio Murenu, arrestato

Persone citate: Efisio Murenu, Ronco Vecchio