La Cosa Bianca «Il ppi vuole il grande centro»

La Cosa Bianca La Cosa Bianca // ppi vuole il «grande centro» ROMA. Il centro dell'Ulivo si deve presentare più forte e unito alla ripresa di settembre. E' questo il discorso fatto da Franco Marini e Antonio Maccanico (accompagnato da Willer Bordon e Giorgio Benvenuto) nel colloquio che i due hanno avuto a piazza del Gesù. «Abbiamo incontrato quasi tutti gli esponenti del centro moderato dell'Ulivo (Dini, Di Pietro e ora Marini) - spiega Giorgio Benvenuto dopo il vertice - e l'obiettivo di queste riunioni consiste nel rafforzamento dell'Ulivo, soprattutto delle sue componenti di centro, in vista delle scadenze autunnali come la Bicamerale, la Finanziaria e le amministrative». Secondo Benvenuto, «tutti sono d'accordo nel considerare quest'area fondamentale per l'Ulivo e quindi tutti sono consapevoli della necessità di corroborarla. E ora stiamo valutando quali possano essere gli strumenti più efficaci per contribuire a questo rafforzamento». Una federazione? «Non lo so - risponde l'ex segretario della Uil -; a settembre forse anche questo sarà più chiaro». Intanto, proprio dai vertici del ppi è partita l'offensiva per dar vita ad una nuova formazione politica che compatti i moderati del centro-sinistra e svolga il ruolo di contrappeso alla «Cosa 2». E' stato il vicesegretario popolare, Enrico Letta, ad avanzare l'idea della «Cosa bianca». Una proposta illustrata la scorsa settimana nella riunione di segreteria del ppi e poi resa pubblica con un'intervista ad Avvenire. A suo giudizio, l'ingresso in politica di Di Pietro e l'avanzare della «Cosa 2» sóno'dué elementi che impongono ai moderati una risposta immediata: una strategia di rafforzamento del centro dell'Ulivo può allora giovarsi del periodo di stabilità governativa. Il vicesegretario popolare^ oltre al suo partito e a Romano Prodi, nella «Cosa bianca» vede bene tutta la «gente che va dai cristiano sociali all'area moderata del Polo», passando naturalmente per «Dini e Maccanico». Un percorso di questo tipo si dovrebbe completare a suo giudizio, in «un paio di anni», ma «dovrebbe prendere il via dopo le prossime elezioni annninistrative». Mentre proprio la tornata amministrativa di novembre potrebbe essere l'occasione per svolgere «una sorta di "primarie" per identificare chi deve avere la guida di questo progetto». La strategia suggerita da Letta, però, non trova l'entusiasmo del suo partito. Già durante l'ultima riunione di segreteria Marini aveva espresso le sue perplessità: «Ovviamente tutti pensano che sia necessario rafforzare il centro - sarebbe stato il ragionamento del leader popolare -; ma più che dar vita ad una Cosa nuova, preferirei rafforzare il centro intorno al ppi». [Asca]

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