«Un'ospitalità pagata cara»

«Un'ospitalità pagata cara» «Un'ospitalità pagata cara» Gli albergatori: metà presenze a giugno e luglio della Puglia da parte di un esercito di disperati pronti a tutto, anche a sparare contro le motovedette italiane». A giugno, le presenze nel villaggio di Serra Alimini sono calate del 40 per cento. «A luglio - dice De Santis - è andata un po' meglio: meno 20 per cento rispetto agli scorsi anni». Le previsioni per agosto? «Sono decisamente migliori: per i primi venti giorni abbiamo il tutto esaurito, speriamo che vada bene anche dopo. I clienti vengono prevalentemente da questa stessa regione, quindi posso dire con orgoglio che la Puglia la stanno salvando proprio i pugliesi». «Lo Stato non ci ha assistiti con la stessa efficienza che ha riservato ai profughi» De Santis, come tutti i suoi colleghi, ce l'ha con il governo: «Nei giorni dell'esodo ha agito presto e bene, organizzando l'accoglienza dei profughi senza gravare sugli alberghi e sui camping come nel '91, anno del primo grande sbarco degli albanesi. In seguito, però, le cose sono cambiate». Le proposte per attenuare gli effetti della crisi, dicono gli operatori turistici, sono rimasti lettera morta. Erano tante, le più svariate, a cominciare da quella del deputato del ecd, Massimo Ostilio, che nel pieno della crisi ipotizzò la defiscalizzazione delle vacanze in Puglia: il turista che avesse deciso di venire da queste parti avrebbe potuto ottenere uno «sconto» al momento della denuncia dei redditi. Luigi Manzionna, presidente della Federazione dei campeggi e dei villaggi turistici e titolare di un albergo a Vieste, sul Gargano, non è meno preoccupato. La crisi non avrebbe dovuto toccarlo, perché quel tratto di costa a Nord della Puglia non è mai stato un punto di sbarco dei profughi. Eppure, la sindrome albanese ha colpito anche lui. «Rispetto all'anno scorso abbiamo registrato un crollo verticale delle presenze - dice -. Siamo a meno 40 per cento. Come se non bastasse, all'emergenza albanese si aggiungono problemi vecchi e mai risolti». Sarebbe a dire? «Sarò chiarissimo. Voglio sapere che fine ha fatto la proposta avanzata tempo fa di non far pagare il pedaggio dell'autostrada per la Puglia. Desidero inoltre che qualcuno mi spieghi perché questa regione è collegata malissimo al resto del Paese: i collegamenti aerei la- «Con pochi incentivi si sarebbe salvato dal ko un settore vitale per la regione» sciano a desiderare, per non parlare dei treni che qui si trasformano in tradotte. Se va avanti così, meglio chiudere bottega e tagliare la corda». Piange a calde lacrime anche Salvatore Massaro, albergatore di Otranto: «Qui la crisi è stata più dura che nel resto della Puglia perché tv e giornali hanno parlato per intere settimane del Canale di Otranto trasformato una sorta di autostrada del mare percorsa dai profughi albanesi. Risultato: a giugno è venuto a mancare quasi il 90 per cento del turisti. Le defezioni a luglio hanno toccato il 50 per cento, mentre per agosto prevediamo un calo del 30 per cento rispetto agli ultimi anni». Massaro, però, è convinto che la crisi sia da addebitare fino a un certo punto agli albanesi e a un governo che non ha sempre risposto alle richieste degli albergatori. E anche lui, in epoca di complotti veri o presunti, intravede nella fuga dei turisti dalla Puglia la conseguenza di una congiura della concorrenza. Ma quale concorrenza? «Senta, io mi limito a fare una constatazione: ad ogni inizio di estate questa regione viene sbattuta in prima pagina per fatti negativi e puntualmente enfatizzati: una volta il colora, un'altra gli albanesi, e poi la delinquenza. Sa com'è, sono in tanti a invidiarci questo mare e queste coste». Non è il solo, Massaro, a sospettare l'esistenza di un'improbabile lobby clic «rema contro». Ai poteri forti che tramano nell'ombra pensa anche Rossana Muoio, proprietaria di un grande albergo a Torre Canno, sulla costa brindisina. «Non mi stupirei «Lascio la Puglia per la Scozia Ormai qui il turismo non ha più futuro» affatto se un bel giorno si scoprisse che qualcuno ha orchestrato una campagna per appannare l'immagine della Puglia - dice -. Questa è una regione con un grande potenziale, potrebbe trasformarsi in una formidabile industria turistica». Ma per il momento c'è chi preferisce investire altrove i propri soldi. Tra gli imprenditori «fuggiti» all'estero c'è anche il papà di Rossana Muoio, Vito. Lo sbarco degli albanesi cominciato nel lontano '91 è solo uno dei fattori che l'hanno indotto a emigrare in Scozia, dove ha aperto un albergo: clientela di prima scelta, prevalentemente giocatori di golf e cacciatori. «Il problema - dico Rossana Muoio - è che qui l'iniziativa privata è paralizzata dalla burocrazia, che con i suoi mille tentacoli blocca gli investimenti e impedisce che vengano creati nuovi posti di lavoro e formidabili occasioni di sviluppo». Ma questa è un'altra storia. Fulvio Milone OGGI. Su tutte le regioni prevarrà il cielo sereno con temperature diurne in aumento. Soltanto sulle zone alpine e prealpine centro-orientali si avranno annuvolamenti, in accentuazione nel pomeriggio. Anche sulle zone appenniniche durante le ore più calde si svilupperanno nubi. DOMANI. Prevale il sereno, ma nel pomeriggio si svilupperanno nubi sulle zone alpine, sul Piemonte e sulla Riviera di ponente. Non si esclude la possibilità di qualche temporale su Valle d'Aosta e Alpi Marittime. Le temperature diurne saliranno di qualche grado. CITTA' ITALIANE min max min max min max Aosta 18 28 Bologna 17 29 Ban 19 29 Bolzano 12 26 Firenze 20 32 Napoli 21 30 Verona 14 26 Pisa 21 31 Polenza 16 26 Trieste 17 25 Ancona 16 25 S.M. 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