L'amore ai tempi delle «concubane»

Zj dirotta su cuba Zj dirotta su cuba L'amore ai tempi delle «toiKubane» Gioie e dolori dei «conquistadores» italiani L'AVANA DAL NOSTRO INVIATO Ci siamo. Completate le operazioni di sbarco e l'aggancio di quella che già trent'anni fa il corrispondente dell'«Unità» Saverio Tutino chiamava con affetto «la mia concubana», il conquistador italico passa all'azione. Meglio, la subisce, perché sulla spiaggia di Guanabo è Perla, la concubana, che si avvicina al pasticciere di Catania e gli soffia in italo-spagnolo, abbastanza forte perchésentano tutti: «Tu non conozi l'amor fin a que no lo fai con una cubana». Immaginatevi il pasticciere di Catania. L'autostima è già a mille, vellicata inconsapevolmente dalla propaganda di regime, quest'orgia di «venceremos», «avanzaremos» e «mas fuerte» che ti guardano ossessivi dai muri e che, spolpati di ogni valenza ideologica, si trasformano in un formidabile training erotico. Il pasticciere è preparato a tutto: ha qualche difficoltà con lo spagnolo e magari anche con l'italiano, ma per esempio sa che in dialetto cubano far l'amore si dice «cucili cuchi» e ha già afferrato il complesso significato di espressioni come «hablar por el microfono» e «carambolerò». E' preparato a tutto, tranne a quello che sta per accadere: Perla che sguaina una batteria di denti bianchissimi e gli appoggia un piedino sul costume. Il pasticciere sobbalza, lei inarca le sopracciglia: «No te gusta?». «No no, me gusta, me gusta. Ma tu no tiene problemas a far ste cosas davanti a todo el mundo?». La concubana sorride. No, lei non tiene «problemas». Sembra Eva nel paradiso terrestre, un minuto prima della mela. Gli italiani, dice, sono i migliori, «caldi e semplici, non perversi come gli inglesi». «E che ne sai tu degli inglesi?», la interrompe il catanese, già geloso. I «problemas» arrivano adesso, perché Adamo ed Eva dovevano vedersela col serpente, mica con tre amici di Siracusa che scrutano le mosse della cubana con certi occhi che al pasticciere sembrano microscopi. E poi Perla conosce la storia delle ragazze sorprese mentre facevano «cuchi cuchi» sul bagnasciuga con due ragazzi di Bristol e inghiottite dal carcere a senso unico dell'Avana. Prende per mano il suo amor italiano e lo guida a una casa dietro la spiaggia. Cuba è il posto ideale per chi cerca emozioni forti, come amoreggiare con profilattici guasti in un Paese governato da una dittatura, e per giunta maschilista. Se vivi in una casa privata, possono capitarti un sacco di imprevisti: per esempio che la polizia entri in camera sul più bello e tu allora devi cominciare una complicata trattativa a base di mazzette per evitare la galera non tanto a

Persone citate: Saverio Tutino

Luoghi citati: Avana, Bristol, Catania, Cuba, L'avana, Siracusa