Tutti i rischi: dall'arrivo della polizia al marito esoso

Tutti i rischi: dall'arrivo della polizia al marito esoso Tutti i rischi: dall'arrivo della polizia al marito esoso Gli agenti arrestano le donne a letto con uno straniero fuori dal comune di residenza: per salvarle occorre pagare una mazzetta. Anche i coniugi pretendono di essere remunerati Ci sono i pedofìli, ma è inutile denunciarli alle forze dell'ordine perché le hanno già corrotte. Persino i genitori si rassegnano e accettano i dollari di chi va con le loro figlie te, sacro turista imperialista, quanto alla ragazza, che come direbbe Totò è considerata una prostituta «a prescindere». Le ultime leggi democratiche del democratico ministro della Giustizia Diaz prevedono 20 anni di reclusione per le cubane sorprese fuori dal comune di residenza o con uno straniero diverso da quello presso la cui abitazione sono registrate. Una ragazza di Santa Clara racconta che la sua amica Julia è finita in carcere per una foto di compleanno che le han trovato in casa: Julia era immortalata accanto a due amici del suo fidanzato italiano. «Questi chi sono, puttana!», hanno urlato i poliziotti di Castro. E poiché il fidanzato era in Italia e non poteva corromperli, si sono portati via Julia. Altre volte succede che spunti un marito cubano per nulla possessivo, per carità, ma più esoso di un ministro delle Finanze: se non gli paghi subito le tasse magari ti spara. E' successo il mese scorso a Matteo Siani, un panettiere di Bellinzona. Le autorità hanno cercato di mascherarlo da delitto di gelosia. In realtà José Fernandez Chedman, detto El Jimmy, non aveva mai avuto difficoltà a condividere Grisel col panettiere ticinese in cambio di un aggiornamento costante del guardaroba. Finché i piccioncini non avevano deciso di spiccare il volo verso l'Europa, privando El Jimmy dei mezzi di sostentamento per la sua Chevrolet, uno dei quattromila macchinoni americani che ancora solcano il lungomare con i loro carburatori pre-kennedyani che proiettano nuvole di scorie nerastre nel cielo dell'Avana, fra gli applausi dei sostenitori am¬ bientalisti del regime. El Jimmy ha ammazzato Matteo sparandogli in faccia, poi la polizia di Fidel lo ha portato via e la sua unica speranza è che lo abbiano ucciso prima di arrivare al carcere di Fortaleza, che solo a nominarlo i cubani più scuri diventano mulatti. Il secondo esercito di conquistadores, gli attempati e adiposi giuggioloni che qui chiamano «marpioni», in italiano, ha una maggior disponibilità di denaro e quindi meno problemi con le autorità. Se abitano in un villaggio per famiglie, come quello di Santa Maria gestito da un torinese, possono ricevere la concubana per tre notti e 300 dollari, purché sia sempre la stessa. Se invece sono in albergo, possono dare 30 verdoni al questurino di guardia e far salire la fi- L'Avana, una via del centro città Sotto, bellezze al bagno su una spiaggia dell'isola danzata in camera, ma allora tanto vale darne 20 all'impiegato della reception, che tornerà mezz'ora dopo con le chiavi di una casa privata a prova di polizia, anche perché spesso è quella di un poliziotto. Adorati dalle guardie della Revolución, i marpioni subiscono il disprezzo dei sudditi cubani: «Questi vecchi bavosi mi fanno schifo», sputa per terra Manuel, vedendone uno sparire con sua sorella in una Mercedes davanti all'Hotel Nacional. «La prima volta che è arrivata a casa con un paio di scarpe nuove, mio padre l'ha riempita di botte. Ma la seconda volta ha portato un paio di scarpe anche a lui e da allora papà non ha più detto nulla». «Sesso, droga, contrabbando. Sembra la Napoli del dopoguerra descritta da Malaparte», sospira l'ambasciatore italiano Giovanni Ferraro. Chissà se in quella Napoli c'erano già anche i pedofili che qui adescano bambine nella gelateria dell'Habana Libre. Il più libidinoso sembra il fratello brutto di Califano e parla in romanesco mentre accarezza i capelli d'ebano di una creatura che potrebbe essere sua pronipote. Che fare? Correre dal poliziotto comunista all'angolo della gelateria, che ti ascolta con un sorriso comunista mentre si tocca la tasca comunista e tu capisci che è gonfia di dollari e che quei dollari glieli ha dati proprio il maiale. E allora non resta che dribblare l'ennesima jinetera che si offre per 5 dollari, maledire l'affamatore Fidel e i suoi leccapiedi italiani che ci hanno raccontato un sacco di balle e andare a dormire: Cuba è bellissima, non merita una notte così.

Persone citate: Bellinzona, Califano, Castro, Diaz, El Jimmy, Giovanni Ferraro, Habana, José Fernandez, Malaparte, Matteo Siani

Luoghi citati: Avana, Cuba, Europa, Italia, L'avana