«Addio per sempre» neanche 24 ore dopo il «sì»

A Experintenta un record di visitatori A Experintenta un record di visitatori «Addio per sempre» neanche 24 ore dopo SI «sì» E' stato così breve il matrimonio di una giovane coppia torinese Gli sposi. Il prete. I testimoni. Tutti finiranno nel grande libro del Guinness dei primati. Perché tutti sono protagonisti del matrimonio più breve del secolo, durato 24 ore o poco meno. ld Sl pSi amavano, Iolanda e Salvatore. O così, dicevano, da anni. Il «sì» per tutta la vita lo hanno pronunciato alle 11 del mattino di un mese fa in una chiesa di Torino. Si sono lasciati - definitivamente - la notte stessa, finita la cerimonia, appena entrati in casa. Addio per sempre, con i termini della separazione messi nero su bianco davanti ad un avvocato e con tanto di carta bollata. Ora se la vedranno i legali della coppia: Andrea Bertano e Maria Tarizzo. Un niatrimonio fallito per colpa deU'incompatibOità tra parenti. Tra i genitori di lei e di lui, commercianti che si sono fatti un no_me lavorando sodo, giorno e notte. EcTè al ristorante - un locale romantico del Pinerolese - che sono venute fuori le incomprensioni. Pioggia di riso sugli sposi in segno di fortuna con l'augurio che la vita a due continui più a lungo dello spazio di un mattino Salvatore e Iolanda, mano nella mano, si guardavano negli occhi. Qualche bacio. Un po' di tenerezze. Anche i parenti si guardavano negli occhi. Ma con rancore. All'aperitivo qualcuno ha sentito il papà di lui urlare: «Ma che ci faccio io qui dentro?». Agli antipasti sono volati i primi insulti. I camerieri stavano per servire gli agnolotti quando i parenti di lui si sono alzati per andarsene. Sdegnati. Inviperiti. Offesi. C'è stato, pare, qualche spintone. I genitori di Salvatore, seguiti dal codazzo degli «intimi», hanno abbandonato il lo¬ cale. Quelli di lei, come se niente fosse, si sono esibiti nei consueti: «Evviva gli sposi». In sala sono rimasti alcuni invitati. E gli sposini: lei in lacrime, lui con il viso tirato. E poi si sa come vanno queste cose. Prima le accuse. «E' colpa tua». «No, la colpa è sola tua». Poi il broncio. E infine la separazione: «Guarda cara, me ne torno da mia madre. E' finita». Misteri dell'amore. Che può iniziare una sera in discoteca e terminare davanti a un piatto di salmone in bellavista ne «il giorno più bello». Così va la vita. Nessuno sa cosa stiano facendo adesso Iolanda e Salvatore, nomi di fantasia naturalmente, dettati dalla necessità di tutelarne la privacy. Loro forse nemmeno se ne rendono conto. Ma sono stati così veloci nel passare dal prete all'avvocato che rischiano una citazione nel libro dei Guinness. Accanto all'uomo che ha avuto più mogli ci saranno Iolanda e Salvatore. Moglie e marito per meno di 24 ore. [1. poi.] Record di presenze a Experimenta 97, la mostra interattiva promossa dalla Regione Piemonte. Oltre 15 mila persone hanno visitato i padiglioni dedicati al tema «Scienza e fantascienza», allestiti nel parco di Villa Gualino. In particolare è apprezzato lo spazio dedicato alla «casa telematica», una delle prime applicazioni pratiche aperte al pubblico: qui, è possibile compiere operazioni semplici come accendere la televisione, la radio o rispondere al telefono e al citofono, azioni che possono diventare impossibili per portatori di handicap o anziani non autosufficienti. Tutto grazie a dispositivi, ad esempio speciali sensori (messi a punto dalla Cselt) che controllano in modo automatico gli apparecchi domestici. Experimenta, a Villa Gualino, viale Settimio Severo 63, chiuderà i battenti il prossimo 26 ottobre. Il lunedì è chiuso. INTERVISTE TRA CHI RESTA IN CITTA' ■ N ferie ad agosto? Non me lo H sogno neanche. Preferisco ■ dicembre, è più tranquillo», dice Elio Ravasio spingendo il carrello della spesa. E beato lui che può permettersi, non solo di andare in vacanza, ma anche di scegliere il periodo. L'aria che tira, invece, stando^ alle facce rassegnate e agli sbuffi per il caldo della città, è un'altra. Lo conferma un sondaggio dell'Osservatorio di Milano che rivela: oltre il 52 per cento dei torinesi resterà in città; il 30 per cento lo fa per motivi economici, il 36 per motivi di lavoro e il 34 perché va in un altro periodo dell'anno. Lei andrà in ferie? «Ma quali ferie, con quello che costano risponde quasi rassegnata Rita Napolitano - me ne resto qui». Le scoccia? «Non troppo, non è la prima volta che rimango in città». Come passerà il mese di agosto? «Dormendo, ne ho bisogno». «Niente mare: si lavora» dice Piera Pregnolato. Ma neanche più avanti? «Si vedrà, per ora non ho tempo di pensarci». Mancanza di soldi, mancanza di tempo libero. Ma anche Michele Niro (in alto) Mara Tarabolo e Elio Ravasio A destra Gianni Cicerone con Monica Gentile «Ho perso una rosticceria per le tasse Altro che vacanze, ho rinviato le nozze» esigenze di famiglie che hanno parenti anziani. «Io sono costretta a restare - spiega Mara Tarabolo - perché in casa ho persone anziane». E' un problema, specie d'estate, l'assistenza agli anziani. «Certo, come si fa ad andare via e poi telefonare La colpa? «Incompatibilità tra parenti». Al pranzo di nozze s'era scatenato un putiferio davanti alla sposa in lacrime

Luoghi citati: Mara Tarabolo, Milano, Piemonte