Dal Soglio lancia contro la sfortuna ATLANTA DA CANCELLARE

Dal Soglio lancia contro la sfortuna ATLANTA DA CANCELLARE Dal Soglio lancia contro la sfortuna ATENE. Non solo marcia. Nel debutto dei Mondiali c'è un altro italiano che ha ambizioni di podio, che soprattutto punta a scrollarsi di dosso l'etichetta di atleta particolarmente sfortunato. Paolo Dal Soglio, nel peso, alle Olimpiadi di Atlanta era in testa dopo la quarta serie di lanci. Finì 4° a un centimetro dal bronzo, a tre dall'argento. Per la verità sono gli altri a considerarlo sfortunato, lui non si porta dietro complessi. E' sereno, disteso. Una risposta per tutte lo fa capire. Quando gli chiedono che cosa pensa del fatto che ci saranno in gara 4 statunitensi, risponde: «Vuol dire che in pedana si parlerà un po' di più l'inglese». Ha 27 anni, è nato a Schio, lo allena Aldo Pedron. Un lanciatore un po' all'antica, 110 chili distribuiti su un metro e 89; un po' rotondo insomma, non Mister Muscolo. Ma in pedana la sua azione rotatoria è molto efficace, è un uomo temuto dai rivali. Purtroppo un infortunio l'ha bloccato a lungo, da un mese soltanto ha ripreso ad allenarsi in pieno e conta di aver recuperato una condizione sufficiente a farlo lottare per il bronzo: «Ai 21,50 che possono dare l'oro non posso arrivare, ina appena sotto i 21 forse sì». Ha un record di 21,23 del 1996, l'anno in cui divenne campione europeo indoor a Stoccolma. Ig. rom.j

Persone citate: Aldo Pedron, Dal Soglio, Paolo Dal Soglio

Luoghi citati: Atene, Atlanta, Schio, Stoccolma