«No alla mondanità, solo tv e festa "amarcord" al Ciak»
«No alla mondanità, solo tv e festa "amarcord" al Ciak» «No alla mondanità, solo tv e festa "amarcord" al Ciak» ROMA. Un grande ritorno radiofonico con il marchio Rai e un nuovo impegno sul fronte del teatro che lo porterà molto spesso a Milano: nell'inverno del giornalista con i baffi c'è spazio anche per questo. Ma quando riuscirà a trovare il tempo per riposarsi? «Sono abbastanza libero di giovedì scherza Costanzo -, per fortuna sia io che mia moglie detestiamo la mondanità e quindi riusciamo a stare insieme la sera, alla fine del lavoro». A partire dal prossimo 22 settembre, giorno del suo onomastico, Maurizio Costanzo sarà protagonista su Radiodue di un appuntamento quotidiano di 3 minuti, in onda alle 7 di mattina, da casa propria: «Parlerò del clima della giornata che sta per cominciare, delle ansie, delle gioie, delle cose che devono accadere. Ogni giorno ha una sua fisionomia, ce ne accorgiamo appena svegli, ecco, io cercherò di descriverla». E' stato il direttore di Ra diorai Stefano Gigot ti a proporre a Costanzo l'idea dell'editoriale mattutino e lui ha accettato con entusiasmo: «Mi piace molto l'idea di tornare, dopo tanti anni, dietro i microfoni della Rai». E poi c'è Milano: il nuovo incarico di direttore artistico dello storico Teatro Ciak lo costringerà a frequenti spostamenti, ma lui non fa una piega. Anche se il Ciak non escluderà, naturalmente, il lavoro per il Teatro Parioli. «Il teatro - dice Maurizio Costanzo - è il luogo dove progressivamente mi ritirerò quando mi sarò stancato di fare la televisione». In attesa che questa improbabile prospettiva diventi reale, Costanzo concilia le due cose: «Apriremo il 20 ottobre con lo spettacolo che festeggia i vent'anni di attività del teatro. Sarà una grande serata, intitolata "Riassunto delle stagioni precedenti", sono invitati tutti gli amici del Ciak: da Leila Costa a Zuzzurro e Gaspare, da Bisio a Bergonzoni, da Gene Gnocchi a Giobbe Covatta, da Giorgio Faletti a Massimo Boldi». Dopo il festoso «amarcord» sarà la volta, la sera dopo, dei «Tap Dogs», il gruppo australiano di tip-taprappisti che sta trascinando le platee di tutto il mondo. Poi via con gli spettacoli, tra novità e successi consolidati. Dice Costanzo: «I veri nuovi co- mici del momento sono Panariello e Ceccherini, toscani come Pieraccioni. Per il resto non c'è molto: il fatto è che fino a 20, 30 anni fa, i comici crescevano alla scuola del teatro e potevano contare sugli autori, categoria oggi carente». Il palcoscenico del Ciak sarà utilizzato anche per appuntamenti diversi da quelli tradizionalmente teatrali: di notte, per esempio, dal 28 novembre, andranno in scena commenti dal vivo sulle notizie pubblicate sui giornali del giorno dopo. [f. e]
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