«Nessuna colpa per la strage»

Amarezza nelle comunità ebraiche per le dichiarazioni del Presidente Amarezza nelle comunità ebraiche per le dichiarazioni del Presidente «Nessuna colpa per la strage» Israele: ma non polemizziamo con Scalfaro ROMA. L'ambasciata d'Israele continua ad opporre un fermo «no comment» alle dichiarazioni di Oscar Luigi Scalfaro. Ma ha diffuso una nota di due pagine ai mezzi d'informazione italiani, redatta il giorno prima dal ministero degli Esteri israeliano. Nel comunicato viene chiesto a tutti i Paesi un atto esplicito di condanna per l'attentato compiuto da Hamas, mercoledì scorso al mercato di Gerusalemme. E il nostro Presidente della Repubblica, pur deprecando quanto era accaduto, aveva definito la politica degli insediamenti portata avanti dal governo di Netanyahu «un atto di guerra alla pace», lasciando intendere che quest'ultima iniziativa poteva aver creato le condizioni per quell'attentato. Ma fonti dell'ambasciata hanno precisato che quel comunicato non è una replica a Scalfaro, bensì la posizione di Israele. Resta comunque l'amarezza espressa dalle associazioni ebraiche per le parole del Capo dello Stato. Dietro all'attentato di Gerusalemme spunta intanto la pista iraniana. Dopo una prima rivendicazione ieri gli islamici di Hamas hanno negato, per bocca del loro portavoce Abdel Aziz Rantisi, di aver compiuto la strage. Inoltre le analisi comparate del Dna dei due terroristi dilaniati dai loro ordigni hanno condotto gli esperti ad escludere che si tratti di due attivisti di Hamas originari di Hebron, che in precedenza il ministro della Sicurezza Interna Kahalany aveva indicati come gli autori del massacro. Un esperto di terrorismo, Zeev Schrff, ha rivelato sul suo giornale «Haaretz» che esiste fra l'Iran e la Jihad islamica un accordo segreto in base al quale qualsiasi attentato anti-israeliano sarebbe compensato da Teheran con versamenti negli uffici di Damasco. Quanto all'allarme scattato a New York è certo che gli arabi arrestati erano un commando suicida e volevano compiere un attentato in una delle più grandi stazioni della metropolitana di New York. Tutti e due lavoravano per un leader di Hamas. ALLE PAGINE 2 E 3

Persone citate: Abdel Aziz Rantisi, Netanyahu, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro, Zeev Schrff