« Firmiamo subito un accordo » di A. R.

« « Firmiamo subito un accordo » // sindaco di Lampedusa: basta con le scene da Far West in mare LAMPEDUSA. Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa e Linosa, guida una giunta «civica»: è in ansia per la ripresa della guerra del pesce e per i continui sbarchi di clandestini. Come impedire le tensioni nel Canale di Sicilia? «Una volta per tutte occorre trattare per un accordo politico sulla pesca e sui clandestini che Italia e Tunisia debbono assolutamente stipulare. Dobbiamo convivere e finalmente bisogna cominciare a fare le cose serie. Non è possibile alle soglie del Duemila assistere a sparatorie e a sbarchi in massa di disperati senza lavoro dopo assurdi viaggi della speranza». L'attacco della vedetta tunisina è solo un capitolo di una lunga storia. Lei che cosa può fare? «Tornare a protestare, a denunciare. Del resto non ho mai smesso di farlo. L'aggressione da parte dei tunisini a ogni modo non ha diffuso un eccessivo allarme a Lampedusa dove abitanti e turisti non seguono poi tanto le tv e a volte neanche leggono i giornali tutti presi dalle vacanze da paradiso. Si trascorre l'intera giornata al mare e, dopo doccia e cena, la sera si fa mezzanotte e via di corsa in discoteca a divertirsi o a prendere il fresco in strada. A Lampedusa specialmente i turisti desiderano evadere dalla realtà, dall'asfissiante trantran quotidiano per godersi sole, mare e pesce fresco. Ma certo i problemi restano e sono molti e assillanti». Per i clandestini lei ha sollecitato la riforma della legge Martelli... «In questo senso Napolitano è stato di parola, ora spetta al Parlamento vararla. Ognuno deve fare fino in fondo la sua parte perché Lampedusa non può più attendere e la bomba dell'immigrazione clandestina è in procinto di scoppiare anche altrove». [a. r.]

Persone citate: Napolitano, Salvatore Martello

Luoghi citati: Italia, Lampedusa, Lampedusa E Linosa, Sicilia, Tunisia