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Palermo, Joe O'Dell sepolto tra i nobili PENA DI MORIE La vedova: anch'io vorrò riposare qui Palermo, Joe O'Dell sepolto tra i nobili PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Come previsto, Joseph O'Dell continua a suscitare polemiche. Ieri è stato sepolto a Palermo nel cimitero monumentale di Santa Maria di Gesù, in una tomba vicina a quella del famoso tenore Mariano Stabile, offerta gratuitamente dalla Confraternita di San Benedetto il Moro. Una breve Messa funebre officiata da un frate del vicino convento a cui hanno assistito poco più di trecento persone. In prima fila la vedova Lori Urs, suor Helen Prejean e il sindaco Leoluca Orlando che per la cittadinanza onoraria concessa in gennaio a O'Dell e per il coinvolgnnento del Municipio nel suo caso, continua ad attirare critiche e sospetti di strumentalirzazione pre-elettorale. La bara in metallo in cui il giustiziato era stato chiuso negli Stati Uniti era troppo grande e ha dovuto essere sostituita da una in mogano più piccola. Lori Urs ha detto: «La morte di Joseph non deve diventare un evento della carriera di un politico o una sto¬ ria sensazionale per la stampa, ma un simbolo contro la pena di morte». Dopo le riserve espresse dalle vedove di Rocco Chinnici e Boris Giuliano, vittime della mafia, Michele Costa, figlio del procuratore della Repubblica ucciso da Cosa nostra nel 1980, ha commentato: «O'Dell aveva il diritto di non essere ucciso, ma non aveva i requisiti per ottenere la cittadinanza onoraria». £ mentre i deputati di An chiedono a Frodi, con un'interrogazione, chi pagherà le spese (15 mila dollari la bara «americana» e il trasporto a Palermo), Enzo Fregala, pure parlamentare di An, osserva: «Palermo è rimasta a guardare lontano e in silenzio» e ha ricordato che il Municipio palermitano non ha neppure intitolato una strada a Leonardo Sciascia. Gianfranco Micciché, deputato e coordinatore siciliano di Forza Italia, sostiene che «Palermo è giustamente indignata e Orlando ha usato O'Dell come un trofeo di caccia». Dal fronte del centro-sinistra, invece, giungono apprezzamenti per Orlando e per la sua partecipazione alla lotta alla pena capitale, [a. r.]