Washington commissariata

Il crepuscolo della capitale: Marion Barry travolto dai debiti Il crepuscolo della capitale: Marion Barry travolto dai debiti Washington commissariata // Congresso esautora il sindaco NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Il sindaco di Washington, Marion Barry, ha perso un altro po' della sua già scarsa autonomia. D'ora in poi la nomina dei suoi assessori sarà fatta da una commissione del Congresso, la quale si incaricherà anche di gestire direttamente i tribunali, le prigioni, il pagamento delle pensioni e la distribuzione dei rimborsi dell'assistenza medica. Lui, Barry, ha definito l'iniziativa uno «stupro della democrazia», ma la maggioranza repubblicana al Congresso dice che questo era l'unico modo di ridare alla capitale degli Stati Uniti un minimo di stabilità finanziaria. Barry, come forse si ricorderà, ha avuto molte vicissitudini. Intrappolato anni fa dall'Fbi, che aveva assoldato una sua vecchia amante per adescarlo e indurlo a fumare il crack (mentre delle telecamere nascoste filmavano tutto, compresa l'irruzione degli agenti nella stanza d'albergo dove la donna lo aveva «invitato»), finì in galera e perse il posto. Poi però, una volta scontata la pena, ha avuto una specie di «resurrezione» politica. Presentatosi non più neUe file del partito democratico ma come indipendente, è riuscito a ripristinare la sua «presa» fra i neri poveri della città (che sono la grande maggioranza e che lui a suo tempo aveva aiutato con regalie varie che ricordavano la Napoli di Achille Lauro) e a farsi rieleggere. Nel frattempo però al Congresso - che per statuto controlla le finanze del Comune - c'è stato il cambio di maggioranza e i repubblicani si sono mostrati molto più «severi» nei confronti di Barry di quanto non lo fossero stati i democratici negli anni precedenti, quando lui era uno di loro. Così è cominciata una lotta sorda fra il Comune che rivendicava la sua autonomia (la condizione istituzionale di Washington è piuttosto curiosa: per i suoi abitanti il famoso «no taxation without representation», da cui nacque la ribellione contro gli inglesi 200 anni fa, non vale perché loro non possono eleggere senatori o deputati ma solo un «delegato» che siede alla Camera senza il diritto di voto, una volta Jesse Jackson definì Washington «l'ultima colonia») e la commissione specia le della Camera che lesinava ogni centesimo, con il risultato che le condizioni della città sul piano dei servizi (rimozione della spazzatura, manutenzione delle strade, illuminazione, gestione delle scuole, eccetera) andata sempre peggiorando, mentre le condizioni di cassa si facevano sempre più disperate perché i ricchi (cioè i migliori contribuenti) se ne andavano uno a uno al di là del confine cittadino per vivere in Virginia in Maryland e lo spettro della bancarotta si avvicinava inesorabilmente. Il «piano di salvataggio» mes so in piedi dalla commissione della camera prevede lo stanziamento di 928 milioni di dollari, più l'autorizzazione a un prestito di altri 300 milioni, per far fronte ai debiti, nonché tutta una serie di incentivi per cercare di riattivare lo sviluppo cittadino. Fra questi, un «regalo fiscale» di 5.000 dollari a chi compra una casa nel perimetro cittadino e la totale esenzione dalle tasse sui guadagni ottenuti da ivestimenti compiuti nelle zone della città particolarmente povere. Ma tutto questo, ha decretato la commissione, deve avere un prezzo: quello di togliere dalle mani di Barry la gestione delle attività più costose e l'im¬ possibilità per lui di nominare i propri amici nei posti di responsabilità. Inoltre, il carcere che il Comune di Washington possiede fuori dei suoi confini, in Virginia, verrà chiuso entro quattro anni e le altre prigioni verranno presto privatizzate. Si prevede una consistente «crisi degli alloggi carcerari», in una città che produce il dato più alto di «delinquenza diffusa» di tutti gli Stati Uniti (nonché, ih proporzione al numero degli abitanti, la più grande quantità di morti ammazzati ogi anno) e per affrontare il problema verrà insediata un'altra commissione con l'incarico di studuare delle nuove «sentencing guidelines» da distribuire ai tribunali, in modo che escogitino per i reati minori delle pene alternative al carcere. Quello che non cambia, anzi peggiora visibilmente, nel piano elaborato dalla commissione della Camera, è il regime fiscale delle proprietà del governo federale, cioè la Casa Bianca, il Congresso, i grandi musei e insomma tutti i palazzi del potere, il cui valore non si calcola in termini di mercato ma in termini «politici». Finora, il governo pagava aU'amministrazione cittadina una cifra di 660 milioni di dollari l'anno. Ora ne pagherà soltanto 190. Franco Pantarelli Sarà una commissione parlamentare a nominare gii assessori e a gestire i tribunali e i sussidi Il sindaco di Washington il contestatissimo Marion Barry

Persone citate: Achille Lauro, Franco Pantarelli, Jesse Jackson, Marion Barry