«Ecco i conti di Squillante» di R. M.

«Ecco i conti di Squillante» «Ecco i conti di Squillante» IIpm: 450 milioni in nero per la casa MILANO. 0 è un favore come dicono i protagonisti, o è una tangente, come sospetta il pool di Milano. Da dove arrivano i 450 milioni passati per corriere in Svizzera, usati da Mariano Squillante, uno dei figli dell'ex capo dei gip di Poma, giornalista Bai, per acquistare una casa nel centro di Boma? Per Boa Boccassini, quei soldi potrebbero essere arrivati alla famiglia Squillante dagli eredi Rovelli perché il giudice Benato Squillante aggiustasse la causa con l'Imi. I protagonisti negano tutti, ma questo è uno solo dei capitoli usciti alla luce nell'udienza davanti al Tribunale del riesame a cui si sono appellati gli Squillante per contestare il blocco dei conti correnti. «I magistrati non hanno elementi per stabilire che i soldi dei conti siano legati ad attività corruttive», fa muro Gaetano Pecorella, il difensore del giudice romano che si oppone al blocco dei conti, insieme ai tre figli Mariano, Fabio (giornalista della «Stampa») e Maurizio. «Non ci sono prove», ripete il legale. E aggiunge: «Il principale testimone contro il giudice Squillante è la Ariosto. Lei racconta di due dazioni di danaro, una nell'88, l'altra nell'89. Secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza non ci sono versamenti sui conti della famiglia Squillante in quel periodo». Per l'accusa, invece, non solo Squillante avrebbe intascato soldi illecitamente per «aggiustare» processi a Boma. Ma i suoi figli, attraverso i loro conti anche all'estero, avrebbero aiutato il padre a far perdere le tracce del danaro. Nell'udienza Boccassini ha presentato i risultati di alcune rogatorie sui conti della famiglia Squillante. Lì, secondo l'accusa, ci sarebbero le tracce delle movimentazioni di danaro. Sul ricorso contro il blocco dei conti il Tribunale del riesame si esprimerà nei prossimi giorni, [r. m.]

Luoghi citati: Milano, Svizzera