«Senza Fini conquisterei il centro»

An: «Il Polo manca di iniziativa politica». In serata chiarimento telefonico tra i due leader An: «Il Polo manca di iniziativa politica». In serata chiarimento telefonico tra i due leader «Senza fini conquisterei il centro» Berlusconi attacca-, mi mette i bastoni tra le ruote ROMA. Ecco che arriva il «serial» politico dell'estate: la polemica nel Polo. Un classico delle vacanze che si ripete ogni anno tra luglio e agosto, da quando il centro destra ha cominciato a vacillare. Oggetto della discussione: il cattivo stato di salute di quella alleanza. C'è Silvio Berlusconi, il quale sostiene che senza An lo schieramento aggregherebbe di più. C'è Maurizio Gasparri, che risponde: se non ci fosse stato il Cavaliere, Di Pietro sarebbe venuto con noi. E c'è Gianfranco Fini, che spazientito detta all'ufficio stampa del suo partito una replica in cui accusa il leader di Forza Italia di non capire che il vero problema è la mancanza di iniziativa politica e di strategia del Polo. Ci sono i ccd, che cercano di raccapezzarsi. Pierferdinando Casini, nella serata di ieri, va da Berlusconi a questo scopo. Gli dice che ha sbagliato ad attaccare An e che la risposta di Fini è stata «giustissima». Ma si trova davanti un Cavaliere furente, che si sfoga cosi: «Questi di Alleanza nazionale mi stanno mettendo i bastoni tra le ruote in tutti i modi. A Napoli non vogliono che si candidi Martuscello, in Puglia ce l'hanno con noi, e via di seguito. E' un bene che ogni tanto io ricordi loro che devono mangiare questa minestra e basta». In serata è giunta notizia di un colloquio chiarificatore tra i due leader, seguito da un conciliabolo tra il Cavaliere e Tatarella sulle giunte regionali in crisi. Ma la lite resta: si stenterebbe a capire questo siparietto polemico di fine luglio se non si tenesse a mente questo dato: il Polo teme il bagno elettorale alle amministrative di novembre, e, in vi- sta di quella data, comincia lo scaricabarile delle responsabilità. Come dimostra questo antefatto - questo sì tenuto segreto - che consiste in un alterco tra il presidente di Alleanza nazionale e il leader di Forza Italia. L'altro ieri, vertice del Polo sulle elezioni. Nella riunione si paventa il disastro o giù di lì. Fini prende la parola e dice: «Il proble¬ ma è che non siamo riusciti ad andare oltre il Polo, abbiamo fallito questo obiettivo, anche perché abbiamo dato l'impressione di non fare più l'opposizione, di venir meno agli impegni presi con gli elettori». Il Cavaliere si sente punto sul vivo, anche perché Fini gliele ha già cantate in un'intervista di un paio di giorni fa al Messaggero, in cui lo ammoniva a non farsi irretire da D'Alema. Berlusconi si spazientisce e sbotta così: «Guarda Gianfranco, che se noi ci fossimo staccati da An saremmo andati oltre il Polo, avremmo preso più consensi: tanti moderati si allontanano perché ci siete voi». Il presidente di An non ha voglia di lasciar cadere la polemica, e replica secco al Cavaliere: «Anche noi, se ci staccassimo da Forza Italia prenderemmo molti più voti». Berlusconi rimugina su questo siparietto polemico, tant'è vero che qualche ora dopo, con i gruppi di Fi, ripete gli stessi concetti: «Se fosse per noi - afferma - avremmo già allargato lo schieramento, ma non possiamo farlo per An». Il giorno appresso ci ritorna su, con i giornalisti, in uno sfogo in cui ribadisce più volte questo concetto: «Il Polo senza di me non esiste più». Quindi spiega: «Se noi allentassimo i legami con An andremmo immediatamente in accordo con una serie di forze politiche importanti, addirittura fino ai confini con l'estrema sinistra. E' chiaro che il Polo ha in sé una caratteristica, la presenza di An, che non consente a certe forze politiche di aggregarsi, quindi non ci allarghiamo proprio per la nostra fedeltà nei confronti di Alleanza nazionale». Immediate le repliche di An. Fini bolla come «polemiche estive» quelle di Berlusconi. Poi detta al suo ufficio stampa questa replica: «Il problema del Polo è la debolezza della sua iniziativa politica. Se l'onorevole Berlusconi, come sembra, stenta a comprenderlo, non fa che confermare la necessità di ridare all'alleanza una strategia di lungo respiro alternativa all'Ulivo». Gasparri va ancora più sul pesante: «Anche noi - dice - potevamo allargarci e avere Di Pietro, ma nel Polo c'era Berlusconi e così non era possibile». Ignazio La Russa è duro: «Se An sottolinea - avesse allentato i rapporti con Fi, avrebbe avuto l'opportunità di attuare quella politica di "oltre il Polo" che Fini fu il primo a lanciare». Nella T olemica entrano pure i ccd. Mastella osserva che quello della guida politica del Polo è un problema che si dovrà affrontare, anche se non oggi. In serata - prima della telefonata con Fini - Berlusconi, per dimostrare che il suo schieramento, grazie a lui, gode di ottima salute, fa diffondere il solito sondaggio, secondo il quale il Polo è sopra l'Ulivo di cinque punti e Forza Italia è il primo partito. Maria Teresa Meli nnmm Il Cavaliere furioso con Casini «Tutti devono ricordare che qui si mangia la mia minestra» Cavaliere rioso n Casini utti devono ordare e qui mangia mia minestra» L'UNITA" Verso l'azionariato diffItOMA. Ricorso all'azionariato diffuso per risanare l'Unità! Ilnon lo esclude e ha dato mandato al proprio amministratorerio e al presidente Riccio di valutare la percorribilità della solnotizia un comunicato del cda dell'Arca nel quale si legge chcon quanto affermato dal proprio azionista, ha preso atto chcapitali privati nella proprietà del giornale dovrà seguire unpido e credibile e dovrà quindi essere preceduto da un'azione to dell'azienda». Il cda ha perciò deciso di «avviare tutte le azia tal riguardo. Tali azioni dovranno garantire l'equilibrio ecomoniale e la prospettiva di rilancio editoriale». Il leader deSilvio BerluNella foto sMassimo Dw Il leader del Polo Silvio Berlusconi Nella foto sotto Massimo D'Alema

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