Arruolati nelle moschee e addestrati a odiare « I kamikaze di Allah»

Arruolati nelle moschee e addestrati a odiare 1 kamikaze di Allah Arruolati nelle moschee e addestrati a odiare Giovani e addestrati alla morte. Il tirocinio dei kamikaze di Allah è un lungo cammino che passa anche attraverso prove macabre: come quella «della tomba». Tutti vestiti di bianco come i parenti vestono i caduti per la grandezza dell'Islam, gli «aspiranti-suicidi» scavano in un cimitero il loro loculo. Poi scendono giù nella terra fredda per passarvi l'intera nottata. Per imparare a superare la paura, l'orrore. E diventare un guerriero pronto a tutto. I kamikaze islamici che hanno seminato morte in Israele sono ormai decine. Ma secondo i servizi segreti altre reclute sono già pronte a colpire infiltrandosi in Israele mescolati ai pendolari che ogni giorno attraversano le frontiere con i territori palestinesi e la Giordania. Strappati dalle strade, dai giochi che già in tenera età «parlano» di guerra, le giovani leve di Hamas vengono sottoposte ad un durissimo addestramento per la guerra santa. Le scuole coraniche e le moschee sono terreno fertile per il reclutamento. I giovani kamikaze subiscono un lavaggio del cervello da parte di insegnanti che predicano: «Morire per amore di Allah è il nostro maggior desiderio». Tra loro c'erano anche Said Isadi Kasil e Mased Suleiman Kasiya, 21 anni, scomparsi da casa 15 mesi fa per partecipare alla loro «guerra santa». [d. cot.] Sopra, soldati israeliani accendono dei ceri sul luogo dell'attentato; a sinistra i coniugi Netanyahu durante la visita a uno dei feriti e a destra i due kamikaze responsabili del massacro Majed al-Qaisiya e Saad al-Till

Persone citate: Netanyahu, Said Isadi Kasil

Luoghi citati: Giordania, Israele