Arafat colpirò i corrotti

Arafat; colpirò i corrotti Arafat; colpirò i corrotti Ma la sua Tangentopoli s'allarga Puliti solo quattro ministri su 24 RAMALLAH (Cisgiordania). Ventiquattro ore prima che l'esplosione di due ordigni devastasse un mercato di Gerusalemme facendo una dozzina di morti e oltre 100 feriti, un'altra «bomba» è scoppiata fra i palestinesi, meno rumorosa ma non meno devastante per il governo di Yasser Arafat: la denuncia, da parte del Parlamento, della corruzione di quasi tutti i ministri scelti nel gennaio 1996 dal leader dell'Olp che hanno «sprecato» denaro pubblico per 326 milioni di dollari. Davanti a quella che sembra la più grave sfida alla credibilità della sua amministrazione in tre anni di autonomia, Arafat ha subito detto di essere intenzionato a prendere «tutte le misure necessarie» per reprimere il fenomeno. Fonti palestinesi vicine al leader dell'Olp assicurano che Arafat ha il pieno controllo di una situazione che egli stesso ha voluto, ordinando a maggio la formazione di un comitato d'inchiesta indipendente sulle asserite malefatte dei suoi ministri. Le risultanze del comitato d'inchiesta sono servite da base alla successiva indagine condotta da una commissione di nove parlamentari palestinesi che ieri hanno raccomandato al presidente dell'Anp di sciogliere il governo, di nominarne uno nuovo, di far processare per corruzione e abuso di potere almeno un ministro e di far condurre un supplemento d'inchiesta sugli altri sospettati. Solo quattro dei 24 ministri dell'Anp sono usciti, indenni dalle oltre 100 pagine di rapporto. Per le fonti, infatti, la commissione d'inchiesta è stata più che altro un espediente di Arafat per avviare una sorta di incruento «repulisti» in un esecutivo in cui troppi personaggi avevano acquistato potere e un'influenza non solo politica ormai quasi incontrollabili. Secondo i calcoli del leader dell'Olp, dicono ancora le fonti, l'esplosione dello scandalo sulla corruzione dovrebbe «mettere con le spalle al muro» i ministri colpevoli e costringerli, quanto meno, a ritirarsi in buon ordine e senza recriminazioni. Sarà, però, almeno imbarazzante per Arafat se questo repulisti dovesse costare la testa di Nabil Shaath, responsabile del ministero della programmazione e della cooperazione internazionale ma anche uno dei principali negoziatori del processo di pace con Israele. [Agi] Yasser Arafat

Persone citate: Arafat, Nabil Shaath, Yasser Arafat

Luoghi citati: Cisgiordania, Gerusalemme, Israele