Allarme terrore a New York di Franco Pantarelli

Allarme terrore a New York Allarme terrore a New York Sorpresi e arrestati tre arabi con bombe NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Una sparatoria con due feriti, centinaia di persone gettate giù dal letto dalla polizia al grido di «Scappate, c'è una bomba», varie linee della metropolitana bloccate, lasciando 300.000 viaggiatori nel caos, impossibilitati a recarsi al lavoro: una giornata da incubo, quella di ieri, per un bel po' di newyorkesi, dopo il ritrovamento di una bomba «forse attiva, forse no», secondo il sindaco Rudoplh Guliani, trovata in un appartamento di Park Slope, una popolosa porzione di Brooklyn. I due feriti, le cui condizioni non sono gravi, si trovano ora in ospedale piantonati dagli agenti. Un terzo uomo, che nella sparatoria è rimasto illeso, si trova in prigione. Sono tutti e tre «mediorientali», ha detto Giuliani, senza specificare il loro Paese di provenienza, e questo è bastato perché l'episodio venisse subito collegato alla ripresa del processo, prevista fra qualche giorno, contro Ramsey Ahmed Youssef, considerato la «mente» dell'attentato contro le «torri ge- ! melle» del World Trade Center quattro anni fa. «Aspettiamoci un aumento dei controlli negli aeroporti e nei punti cruciali della città», avevano avvertito nei giorni scorsi le tv di New York. Mercoledì sera, ha raccontato il sindaco, è arrivata una soffiata secondo cui in un appartamento di Brooklyn c'erano dei terroristi che stavano preparando un attentato. Immediatamente è stata attivata la «task force» che la polizia cittadina, quella statale e l'Fbi hanno creato già da tempo per difendere New York, e verso le 4 di ieri mattina alcuni agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento indicato. I tre uomini, che stavano dormendo, sono stati svegliati di soprassalto. Alcuni agenti con le armi spianate hanno intimato loro di non muoversi mentre altri loro colleghi perquisivano l'appartamento, concentrando la loro attenzione su «un oggetto» che sembrava una bomba. Se i tre fossero armati non si sa, ma a un certo punto - questo almeno è il racconto di Giuliani - uno di loro ha fatto un movimento verso quell'oggetto, i poliziotti hanno pensato che volesse attivare la bomba e si sono messi a sparare. «Forse volevano saltare in aria assieme agli agenti o forse no - ha detto Giuliani - ma quello che conta è che in quel momento gli agenti avevano ragione di credere che proprio del tentativo di saltare in aria si trattava». La sparatoria ha fatto scattare l'allarme fra gli agenti che erano rimasti fuori, i quali si sono precipitati in tutti gli edifici vicini e si sono messi a bussare freneticamente a tutte le porte per svegliare la gente e spingerla a scappare. Nel tardo pomeriggio, mentre la zona era ancora bloccata, non era ancora chiaro se quell'oggetto fosse una bomba o no. «Non ne siamo assolutamente certi - ha detto James I Kallstrom, il capo dell'Fbi di New York - ma naturalmente le indagini continuano. Abbiamo varie direzioni in cui indagare, ma non intendo specificare quali». L'episodio ha impressionato molto la gente, già scossa dalla notizia delle bombe al mercato di Gerusalemme. Ieri Bill Clinton ha avuto una riunione alla Casa Bianca con i suoi consiglieri, per fare una specie di «punto» sul processo di pace alla luce di quell'attentato e per decidere i <massi successivi». Il segretario di Stato Madeleine Albright, per parteciparvi, ha interrotto il suo viaggio in Asia. Franco Pantarelli

Persone citate: Bill Clinton, Giuliani, James I Kallstrom, Madeleine Albright, Park Slope, Ramsey Ahmed Youssef, Rudoplh Guliani

Luoghi citati: Asia, Gerusalemme, New York