Lo sterminio dei tonni di Gabriele Beccaria

Giappone sotto accusa per il sushi: si estingue una qualità di pesce Giappone sotto accusa per il sushi: si estingue una qualità di pesce Lo sterminio dei tonni C, E' ancora chi cerca il cimitero degli elefanti, inseguendo improbabili miti. Il cimitero dei tonni, invece, è orrendo e basta. E' una massa flaccida di pance che digeriscono senza posa i pescioloni ed è stata appena localizzata in Giappone. Ogni minuto che passa si aggiungono tonnellate di nuove vittime e, se la strage andrà avanti così ancora per un po', non resterà più nessun tonno a passarsi parola su quell'inferno. La porta d'entrata è il sushi servito a pranzo e a cena, gli algidi quadratini di riso bollito che stanno diventando popolari anche in Occidente e su cui giacciono riversi gamberetti, salmoni, merluzzi e, soprattutto, tonni della specie «Southern bluefin». Se ne consumano con inestinguibile voracità e la popolazione di queste creature che possono arrivare a una stazza di 450 chili si sta velocemente estinguendo: rispetto a 30 anni fa ne è scomparso il 90 per cento. Non c'è tempo da perdere, tuonano dal «World Wildlife Fund for Nature». Gli animalisti inglesi pretendono un immediato taglio alla pesca di un terzo (oggi si superano le 11 mila tonnellate). Significa un colpo al più grande mercato ittico del mondo - il fantasmagorico Tsukji di Tokyo - e significa frenare gli appetiti dei sudditi del Tenno e quelli dei loro emuli, da New York all'Italia. L'appello da neo-yuppie romano «Famose un sushi» potrebbe diventare presto una bestemmia, come invocare il massacro dei panda o lo scempio dei coralli. Tutto dipende dai giapponesi, è chiaro, che dovrebbero violentare un'abitudine antica e produrre parecchi disoccupati, dai pescatori ai cuochi. Si metteranno a importare bistecche, proprio adesso che da noi la mucca pazza spinge alla conversioni da pesce azzurro? Gabriele Beccaria

Luoghi citati: Giappone, Italia, New York, Tokyo