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COME USCIRNE COME USCIRNE SUBITO dopo aver appreso del terribile attentato a Gerusalemme i responsabili de «La Stampa» mi hanno chiesto di commentarlo con un articolo. Dapprima ho cercato di esimermi, cos'altro avrei potuto dire di un ennesimo, crudele attentato terroristico? Che è forse una vendetta di estremisti palestinesi? Una reazione all'atmosfera di disperazione che regna qui in Medio Oriente in seguito al tentativo del governo Netanyahu di fermare il processo di pace continuando lo sviluppo edilizio di Gerusalemme e l'ampliamento degli insediamenti? Se è così perché simili atti terroristici sono avvenuti anche ai tempi di Rabin e Peres, quando il processo di pace era in piena crescita? O forse questi attentati vengono compiuti, come sostengono determinati commentatori, perché Hamas o la Jihad vogliono silurare la possibilità, recentemente delineatasi, di una ripresa del processo di pace? E allora la strana domanda che si pone è se, allo scopo di porre fine al terrorismo, ci si debba arrendere alla volontà dei suicidi e fermare il processo di pace, risvegliando però così la protesta popolare palestinese e il terrorismo dell'Olp. Abraham Yehoshua CONTINUA A PAG. 3 SECONDA COLONNA