TEMPI DI GUERRA

julftb julftb deUaMi e Mi emona a cura di Renato Scagliola TEMPI DI GUERRA «Se c'era Vallarme ci calavamo nelle fognature di corso Lecce» bidoni come stufe, e bruciavamo i ritagli dei modelli. Allora eravamo pagati settimanalmente, io facevo 40 ore alla settimana, la mia prima paga (una lira all'ora), fu di 38 lire, perché due erano di ritenute. Per noi giovani gli svaghi erano pochissimi, e ci sfogammo a guerra terminata. Alla sera si ballava davanti al bar in piazza Rivoli al suono della radio, anche senza saper ballare. Presi poi lezioni di ballo da un vicino di casa, maestro di ballo, con un grammofono gracchi ante e dischi a 78 giri. Le lezioni mi servirono poi per frequentare le famose sale da ballo: il Castellino, di corso Vittorio, Augusteo, La Saletta al Valentino d'estate, l'Eden in piazza Statuto. Riuscii in seguito con l'aiuto di mia nonna a comprarmi una bicicletta «Balloncino», con freno a pedale (torpedo), e questa mi fu compagna di molte gite domenicali estive. Come non ricordare quella fatta al Col del Lys. Eravamo una decina di ragazzi e ragazze. Alle sei del mattino partimmo da piazza Statuto zaino in spalla e via verso Lanzo; poi Viù e Colle San Giovanni dove giungemmo morti di fatica. Pranzammo, ci riposammo un po', e di nuovo in sella verso il Lys, ultimo sforzo. Poi giù in discesa verso Rubiana. Ad Almese avevo il freno torpedo che fumava e lo dovetti raffreddare con la borraccia. Prima di Rivoli ci fermammo a ballare in una trattoria con pergolato. Quante risate! E poi a casa per corso Francia, talmente c'era poco traffico che eravamo in fila per quattro... Ormai da molti anni vivo fuori Torino. Vi ritorno spesso, ma non la trovo più bella, elegante, gentile come una volta. Foto: il bombardamento di Torino del 5 settembre 1940, corso Peschiera angolo via Caraglio. Il Salone de «I Di Bari» a Torino da anni mette la sua esperienza al servizio della donna e della sua bellezza. La loro recente partecipazione al Cosmoprof di Bologna, un importante appuntamento del settore della cosmetica, li ha visti protagonisti sulla pedana Wella del grande show «Il Giardino della Seduzione» e gli ha permesso di esprimere la loro sensibilità artistica che unita ad una profonda conoscenza teorica e stilistica fa di loro dei professionisti. Professionalità che mettono a disposizione con successo di tutte le loro clienti. La continua evoluzione della donna ed il mutamento costante delle sue esigenze sono per «I Di Bari» e per il loro gruppo una stimolante motivazione per ricercare nuove proposte, per perfezionare le tecniche, per studiare l'immagine e creare per ogni donna uno stile personalizzato. I Di Bari ed i loro collaboratori presso il loro salone sono in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta e vi sapranno proporre il servizio più esclusivo: - colori caldi, sfumature naturali, giochi di contrasti, il protagonista è sempre il colore - volumi liberi, sostegni morbidi e maggior definizione dell'ondulazione - semplicità, rigore e libertà caratterizzano le proposte taglio, soluzioni versatili senza tempo e senza età. I Di Bari ed il suo gruppo non si occupano solo delle esigenze della donna ma anche di quelle dell'uomo, quest'ultimo sempre più attento alla cura della propria immagine. Esigenze che trovano corpo nel nuovo spazio inaugurato da pochi mesi. Sarà per l'equipe de «I Di Bari» un piacere mettere a disposizione la loro professionalità anche solo per una consulenza. INFORMAZIONE PUBBLICITARIA sceglie

Persone citate: Castellino, Di Bari, Renato Scagliola, Saletta

Luoghi citati: Almese, Bologna, Lanzo, Rivoli, Rubiana, Torino, Viù