INCONTRO CON LA CITTA'
INCONTRO CON IA CITTA' INCONTRO CON IA CITTA' In questi giorni viene presentato il cartellone della stagione 1997/98 dello Stabile. Il nuovo direttore artistico, Gabriele Lavia, con l'intervento che pubblichiamo illustra ai lettori di TorinoSette i criteri che ispireranno le sue scelte. SONO molto contento di lavorare a Torino: qui ho trascorso gli anni della giovinezza, dopo l'infanzia passata in Sicilia, qui ho conosciuto il teatro nella stagione d'oro dello Stabile, qui l'ho amato e ho desiderato farlo. Per questo il primo scopo che mi sono prefisso, come direttore del Teatro Stabile di Torino, è stato di cercare un incontro con la città: da un lato attraverso le istituzioni culturali che operano in settori affini: l'Università, il Museo del Cinema, la Rai, con le quali abbiamo in programma una serie di iniziative che mi auguro daranno buoni frutti; dall'altro tentando di individuare un'apertura verso quelle realtà sociali, poste sotto 0 segno dell'emarginazione e del disagio, che segnano così profondamente il nostro mondo di oggi. Per questo abbiamo voluto tenere in San Salvario la conferenza stampa di presentazione della stagione; per questo ancora San Salvario ospiterà in primavera un grande e significativo spettacolo, del quale ho affidato la regia al mio maestro Orazio Costa Giovangigli. Avrei poi in animo - ma forse è prematuro parlarne - di realizzare un mio allestimento al Sermig, che dei drammi e dei problemi della nostra realtà sociale è altro luogo altamente significativo. Ma di queste tematiche - la vita, la storia... - ho voluto fosse in qualche modo testimonianza anche il più tradizionale «cartellone»: due autori italiani, dunque, Enzo Siciliano e Vincenzo Consolo, con opere di diverso segno - «La fucilazione di Galeazzo Ciano» e «Lunaria» - ma ugualmente dense e pregnanti; la ripresa di quell'apologo sul potere che è «La serra» di Pinter; una «Giovanna d'Arco» rigorosamente fondata sugli atti del processo; e il mio allestimento di «Scene da un matrimonio» di Ingmar Bergman, ancora all'insegna del disagio. Ci saranno poi molte novità per quanto concerne gli incontri con il pubblico e le iniziative collaterali, e, spero; tante altre proposte insolite e coinvolgenti, che mi auguro non rimangano nel cassetto dei sogni. Gabriele Lavia
Persone citate: Enzo Siciliano, Gabriele Lavia, Galeazzo Ciano, Giovanna D'arco, Ingmar Bergman, Orazio Costa Giovangigli, Pinter, Vincenzo Consolo
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