Conservare fiori foglie radici

Conservare fiori, foglie, radici Conservare fiori, foglie, radici FARE un erbario non è difficile e può essere una buona idea per rendere più utile e interessante le scampagnate estive. Oltre al divertimento, l'erbario potrà avere anche una funzione didattica in quanto sarà possibile osservare le differenze morfologiche e strutturali tra le varie piante. Non avrà le pretese di un erbario «scientifico», ma potrebbe diventare un documento duraturo (le piante essiccate hanno il pregio di rimanere praticamente inalterate, tanto che ancor oggi abbiamo erbari di diversi secoli fa ben conservati), utile per analizzare le modifiche avvenute nel corso degli anni in una particolare area geografica. Fin dall'inizio della raccolta è importante porsi dei limiti tematici: scegliere cioè un gruppo ristretto di vegetali che abbiano caratteristiche comuni, botaniche e non (appartenenza alla stessa famiglia, un particolare habitat, tipo di foglia...), altrimenti si rischia di perdersi visto che in Italia sono presenti più di 5000 specie vegetali. Successivamente si potrà sempre ampliare la collezione. Poiché risalire alla specie non è sempre facile, conviene prelevare contemporaneamente alcune parti significative della pianta che, anche se non verranno inserite nell'erbario, sono indispensabili per l'identificazione (la più importante è il fiore, ma anche frutti, rami, corteccia, radici sono utili). Perle specie erbacee è tutto più semplice perché si preleva la piantina completa di apparato radicale, avendo cura di eliminare subito quanta più terra si riesce. Conviene anche raccogliere più campioni della stessa specie per avere disponibili più particolari anatomici e per poter scegliere, dopo l'essiccazione, quello riuscito meglio. Per la raccolta occorrono: una paletta o un robusto coltellino, forbici, pinzette per le parti fragili, sacchetti di nylon e giornali umidi per la conservazione provvisoria, etichette sulle quali indicare luogo, periodo, habitat, diffusione e ogni altra indicazione utile alla classificazione. Subito dopo la raccolta si asportano eventuali ramificazioni laterali e parti poco significative o danneggiate e si sistemano i reperti nei sacchetti o tra i fogli umidi di giornale per evitare che prima di arrivare a casa si secchino eccessivamente. I sacchetti non devono essere esposti al sole poiché la condensa che si crea all'interno può instaurare processi di marcescenza. E' necessario fare in modo che il campione sia contenuto per intero sulla pagina dell'erbario, eventualmente piegando lo stelo su se stesso oppure tagliando le parti poco importanti o ancora dividendo la pianta e mettendo sullo stesso foglio la parte basale e quella apicale. I campioni vengono posti tra alcuni fogli di carta assorbente (in alternativa, per risparmiare, si possono usare vecchi quotidiani) e impilati uno sopra l'altro; in questa fase si allargano foglie e fiori e si dà alla pianta la disposizione definitiva che avrà nell'erbario. Per compensare differenze di spessore si possono inserire, tra un foglio e l'altro, dei pezzetti di carta. La «pila» verrà collocata sotto dei pesi in modo che la pressione sia uniforme in tutti i punti; per la pressatura esistono anche appositi essiccatoi che accelerano 0 processo. Le piante che seccando tendono a rompersi (aghifoglie, eriche...), possono essere pennellate con colla diluita in acqua. Durante l'essiccazione, soprattutto nel primo periodo, occorre sostituire sovente i fogli assorbenti; per evitare di rovinare le piantine si cambia prima il foglio superiore, si rovescia e si cambia quello inferiore. Intanto si controlla lo stato di disidratazione raggiunto. Il tempo di essiccazione varia da pianta a pianta ma dipende anche dall'umidità ambientale e dalla tecnica usata. L'essiccazione è completata quando, sfiorando i vegetali, non si avverte più quel senso di frescura che si ha invece in presenza di umidità. I formati standard di un erbario sono 25x37,5 e 30x46 e lo spessore del foglio è quello di un cartoncino (circa 200 g/mq). La composizione della pagina deve risultare gradevole ed eventualmente comprendere bustine con semi e frutti. Conviene fissare le piantine sulla pagina con delle striscioline di carta incollate alle due estremità o pinzate con uno spillo in modo che in futuro sia facile asportarle. Per finire si completa ogni pagina con il nome della specie, il luogo e la data della raccolta e ogni altra informazione utile. Se le piantine sono perfettamente essiccate e conservate in ambiente asciutto, non dovrebbero svilupparsi muffe. Per i parassiti della carta è utile tenere nel freezer per qualche giorno le pagine con i campioni chiuse in sacchetti di nylon; inoltre negli scatoloni dove saranno riposti gli erbari si provvederà a mettere periodicamente un po' di canfora, che ha una buona azione anti-parassitaria. [m. v.] Rhododaphne syluestris DIZIONARIETTO 4cer dal latino «duro» ailenthus albero del cielo (latinizzato da «ailanto» termine originario delle Molucche) elhlszla dal nobile fiorentino E degli Albizzi anpustifolla a foglia stretta, dal latino angustus (stretto) aqulfollum «a foglie pungenti» arlstata dal latino arista (resta della spiga) asplenlHolle da asplenio (felce), con foglie simili a quelle della felce, molto suddivise autuparla dal latino aucupor = andare a caccia di uccelli (il sorbus aucuparia era usato come esca nella caccia agli uccelli) avellana dalla città di Avella (Italia meridionale) avlvm riferito al fatto che è gradito dagli uccelli balleyana dal botanico australiano F. M. Bailey biloba a due lobi brlotll dall'orticoltore francese P. Louis Briot buxus dal latino classico per indicare la pianta di bosso caerufea dal latino classico = azzurra tamellla dal botanico George J. Kamel caprea riferito al fatto che è prediletta dalle capre carnea del colore della carne thamaereps dal greco chamai (in terra) e rops (virgulto) eìtrlodora che profuma di limone, da citrus (limone) eeetlfera che porta bacche rosse, dal latino coccineus (scarlatto) cordata a forma di cuore (dal latino cor - cordis) davldll dal nome dell'abate francese Armand David dealbata Imbiancata dal latino deltoides triangolare (dalla lettera greca delta) deodara dal termine indiano de va-darà (albero degli Dei) ttoribunda con abbondante fioritura (dal latino floreo e abundo) gladi ischi a da J. G. Gleditsch direttore del giardino botanico di Berlino grlHIthli dal botanico inglese W. Griffith balepensh originario della provincia di Aleppo (Halep - Siria) heterophylla dal greco heter (vario) ephyllum (foglia) Mlllerl in onore del famoso vivaista inglese Hillier Inermi* dal latino = inerme, indifeso (senza spine) kaki abbreviato dal giapponese kaki-no-ki letlnlatum dal latino = profondamente diviso, sfrangiato; lontana termine latino per indicare il Viburnum Itili fioro con fiori simili a quelli del giglio (dal latino lilium) llauldambar dal latino liquidus (fluido) e dall'arabo ambar (ambra), riferito alla sostanza che scaturisce da questa pianta lusltanlca originario del Portogallo (anticamente chiamato Lusitania) nana gradila dal latino nanus (nano) e gracilis (sottile, fragile), indica una pianta minuta e graziosa nitida splendente, lucente (dal latino nitidus) pelustrls predilige ambienti umidi (dal latino palus = palude) pisi fera che reca piselli (dal latino pisum e fero) phtospowm dal greco pitta (pece) e sporus (seme), riferito allo strato resinoso che ricopre i semi plkata piegata, dal latino plico (piegare, avvolgere) puntile nana (dal latino classico pumilus) rbododendron dal greco rhodon (rosa) e dendron (albero) rubens rosso (dal latino rubens) sactharlnum zuccherino (dal latino saccharum) sesanqua dal giapponese sazanka serrata seghettata (serrare deriva dalla sovrapposizione di serra = sega eferrum = ferro) slnensls - dtlnensh proveniente dalla Cina subhlrtella leggermente ricoperta di peli (da sub e hirtus) ibunbergll dal botanico C. P. Thunberg, allievo di Linneo tomentose peloso, dal latino tomentum (peluria) Srlthofomum diviso in tre parti (dal greco)

Persone citate: Aleppo, Armand David, Bailey, George J. Kamel, Griffith, Halep, Hillier, Linneo, Louis Briot

Luoghi citati: Berlino, Cina, Italia, Portogallo, Siria