Energia, ambiente e problema rifiuti

Energia, ambiente e problema rifiuti Energia, ambiente e problema rifiuti effettuate da medici e veterinari per identificare i fattori a rischio prevenendo così i focolai di malattia. Salmonella enteritidis è tra le più grandi minacce per la produzione avicola e di conseguenza per la salute umana. E' diffusa soprattutto in Europa ed è responsabile dell'80% dei casi di Salmonellosi umana e del 50% di altre tossinfezioni alimentari. L'Università di Friburgo ha evidenziato come l'infezione nell'uomo sia associata ad ingestione di uova crude o impropriamente cucinate. Sono colpiti di più i bambini dai 3 ai 9 anni ed ogni anno ne vengono registrati 1000 nuovi casi. La Salmonella enteritidis fu osservata la prima volta nei polli nel 1988 e si è velocemente diffusa negli allevamenti. Dopo l'unificazione delle due Germanie nel 1991, la diffusione del batterio è aumentata in modo incontrollato per il commercio di animali infetti. Risultati promettenti si stanno ottenendo con vaccinazioni a tappeto sia nei polli che in altri animali insieme alla profilassi diretta con nuove norme igieniche e di disinfezione. La Leptospirosi ha come serbatoi numerosissimi animali. Le leptospire. agenti causali, sono state isolate nei roditori ma ne sono importanti vettori cani, bovini, suini, ovini, caprini, equini ma anche volpi, foche e canguri. In Francia, nel 1993, i casi di Leptospirosi umana sono aumentati in forte percentuale anche nelle aree metropolitane. La maggior parte dei casi (40%) si è verificata nei mesi di luglio, agosto, settembre, mentre il contagio è aumentato per contatto diretto con animali infetti (49%) o con acque superficiali contaminate (47%). Tra gli animali trasmettitori c'è il cane (33%), roditori (28%), bovini (11%), cavalli (2,5%). Nelle aree agricole il contagio è invece diminuito per la meccanizzazione, ma rimane ancora un grosso pericolo per le nazioni più povere. Secondo l'Oms la vaccinazione animale rappresenta un'efficace misura preventiva per le popolazioni a rischio. è l pppLa Tubercolosi è ancora la principale causa di mortalità umana in tutti i Paesi in via di sviluppo. L'agente causale principale è Micobacterio tubercolosis, ma sono in aumento M. bovis, diffuso in molte specie animali in Africa con epidemiologia non ancora perfettamente conosciuta. Dei 56 Paesi africani, 44 denunciano casi di Tubercolosi bovina e solo 30 adottano limitate misure profilattiche, tenendo presente che il 90% dei bovini africani non viene mai controllato. Studi recenti hanno evidenziato che il 45% dei pazienti umani tubercolotici, in Africa, sono anche Hiv positivi. Nel 1993 si sono verificati 8 casi di rabbia umana, tutti mortali e tutti nelle ex Repubbliche sovietiche. In Europa oltre 100.000 persone all'anno richiedono la vaccinazione a seguito di contatto a rischio con animali sospetti. Nel mondo sono vaccinati 6,5 milioni di persone di cui 5 milioni in Cina, 500.000 in India e 200.000 in Africa. L'unità veterinaria dell'Oms ha divulgato una campagna di vaccinazione orale delle volpi con esche, iniziata nel 1995 con interessamento di tutti i Paesi dell'Europa Centrale su un'area di 300.000 Kmq. Seguirà lo stesso tipo di vaccinazione per cani randagi e selvatici. Le autorità sanitarie mondiali hanno anche segnalato un aumento di malattie trasmesse da artropodi (pulci, zanzare, zecche), non solo in aree tropicali ma anche nel bacino del Mediterraneo. I Paesi più a rischio sono Turchia, 8700 casi in un anno, Marocco, 839 casi, seguono Algeria, Siria ed Egitto. La Leishmaniosi viscerale (Kala-Azar), zoonosi di cui il cane è serbatoio, può interessare con diversa intensità tutti i Paesi mediterranei; endemica in Tunisia, Marocco e altri Paesi nordafricani, ma anche in altri 60 Paesi di tutti i Continenti. Negli ultimi 5 anni ha causato 40.000 morti con episodi di epidemie in Sudan a seguito di cause ambientali e sociali. Ogni anno sono stimati 600.000 nuovi casi ma con previsioni future molto più gravi. La difficoltà di avere cifre precise è dovuta alle forme sub-cliniche, casi non diagnosticati e non denunciati, ma soprattutto dal fatto che è soggetta a notifica solo in una trentina di nazioni. Nella malattia di Lyme la zecca Ixodes ricinus sembra essere il principale ed unico vettore in Europa. Colpisce in Grecia, Spagna, Francia, Italia e Turchia; habitat potenzialmente pericolosi sono boscaglie, savane, zone fittamente erbose. In Usa la malattia è diventata denunciatile in 49 Stati dell'Unione. Marco Buri CHE cosa fare concretamente per un uso razionale dell'energia e contribuire alla salvaguardia del mondo in cui viviamo? La risposta a questa domanda è nei 24 pannelli, alcuni dei quali interattivi, della Mostra «Energia per l'Ambiente», realizzata dall'Enea all'interno della Città della Scienza, primo centro italiano interamente dedicato allo sviluppo della cultura scientifica e tecnologica, di proprietà della Fondazione Idis, sorta nell'area del complesso industriale di Bagnoli, a Napoli. «Ogni attività dell'uomo spiega Susanna Del Bufalo, del Dipartimento Energia dell'Enea e curatrice della mostra - consuma energia e questa energia troppo spesso viene spesa male o può essere prodotta in modo offensivo per l'ambiente. L'obiettivo è quello di indurre ad un cambiamento nei consumi energetici e di stimolare una maggiore attenzione agli effetti mquinanti di un uso indiscriminato delle fonti energetiche». Se consideriamo il consumo mondiale di energia, continua la Del Bufalo, vediamo che «cresce continuamente in corrispondenza del miglioramento del livello di vita e tutti i prodotti e i servizi che usiamo hanno bisogno di energia per essere fabbricati e per funzionare». Solo per fare un esempio Usa e Canada che insieme hanno poco meno del 6% della popolazione mondiale, utilizzano circa il 28% dell'energia consumata nel mondo. Inoltre il 90% dell'energia consumata nel mondo proviene da fonti non rinnovabili come gas e petrolio che bruciando emettono anidride carbonica, il gas che è il maggior responsabile dell'effetto serra. Solo nel 1990 sono stati consumati 8,8 miliardi di tep (unità di misura che indica il calore sviluppato bruciando una tonnellata di petrolio) e si stima che nel 2000 il consumo sarà di 10 miliardi di tep l'anno. In particolare l'Italia, nel 1994, ha consumato energia equivalente a ben 166 milioni di tonnellate di petrolio, quasi tre tonnellate per ogni italiano. L'industria ne ha utilizzato il 31%, i trasporti un altro 33% e il restante 36% è stato impiegato nei consumi civili, cioè riscaldamento degli edifici, elettrodomestici, computer e via dicendo. Un altro elemento che produce effetti nefasti per l'ambiente è la produzione di rifiuti, m continuo e costante aumento: ni Europa circa un clnlo a testa al giorno. In Italia ben 17,3 milioni di tonnellate di rifiuti domestici l'anno. Se a tutto questo aggiungiamo che la popolazione mondiale, tra il 1950 e il 1990, è praticamente raddoppiata e che per 11 2025 si prevedono 8,5 miliardi di abitanti sul nostro pianeta, si può comprendere come questi fattori rappresentino una miscela esplosiva per l'ambiente e la qualità della vita provocando, tra i molti effetti nocivi, mquùiamento delle acque, delle città, e un peggioramento dei già gravi fenomeni delle piogge acide, del buco dell'ozono e dell'effetto serra. Oltre ad affrontare complessi temi di carattere generale «Energia per l'ambiente», attraverso un percorso multimediale semplice e divertente, consente non solo di approfondire le conoscenze sull'energia, ma fornisce una serie di indicazioni pratiche su come adottare sistemi di vita che rispettino la natura. Soluzioni, quindi, per una gestione corretta dell'impianto di riscaldamento, deh'illuminazione e dell'uso degli elettrodomestici oltre a quelle relative ad un utilizzo intelligente dei trasporti e dei rifiuti. La mostra rimarrà aperta fino alla fine dell'anno. An (ialina Ferrante

Persone citate: Del Bufalo, Susanna Del Bufalo