E scende l'indice di gradimento dei turisti

E scende Vindice di gradimento dei turisti E scende Vindice di gradimento dei turisti pubblici i suoi risultati a stagione balneare iniziata. Anzi quando e se il ministero presenterà finalmente il suo rapporto rischia addirittura di creare confusione». Lasciando perdere le polemiche tra «Goletta Verde» e ministero, consideriamo i dati del rapporto di Legambiente. Si tratta di analisi batteriologiche ed in particolare di parametri indicativi dell'mquinamento microbiologico delle acque come: Coliformi totali, Coliformi fecali e Streptococchi fecali. Appartengono a queste categorie molte delle principali specie batteriche considerate patogene per l'uomo e che potrebbero essere causa di infezioni in seguito alla balneazione. Per quanto concerne i coliformi fecali, che derivano in maggior parte dagli scarichi fognari, appartengono a questa categoria generi individuabili nella famiglia delle Enterobacteriaceae come: Escherichia, Salmonella, Shigella, Yersinia ecc. Per esempio il genere Salmonella è responsabile di infezioni come tifo e paratifo che sono rispettivamente provocate da S.typhi e S.enteritidis e procurano febbri IN CHE STATO LE COSTE Per ogni chilometro 175 edifici Il 58% del litorale italiano è affetto da edificazione intensiva e in media, per ciascun chilometro di costa ci sono ben 175 edifici. E' uno dei dati emersi dal monitoraggio effettuato dal WWF fin dal 1995. Soltanto il 29% della costa nazionale risulta integralmente libera da edificazione ma questo dato risente dell'alta percentuale (73%) di aree incontaminate presenti in Sardegna. Infatti, analizzando i risultati, si evince una forte frammentarietà delle aree da preservare: esistono solo 6 ambiti costieri omogenei prevalentemente liberi maggiori di 20 km di cui uno in Veneto, il Delta del Po, uno in Campania e quattro in Sardegna, mentre sono 33 quelli di ampiezza com¬ presa tra i 10 e i 20 chilometri. Queste aree non soltanto sono integralmente libere da insediamenti, ma jono tratti in cui l'eventuale presenza di infrastrutture e di edificato sparso è abbastanza limitata per permettere operazioni di recupero del territorio. Al termine del monitoraggio, il WWF ha censito 362 aree costiere libere, di cui 98 nella sola Sardegna. Dopo l'indagine, il WWF ha analizzato le prime 47 aree costiere delle 365 ancora libere da edificazioni che vanno assolutamente tutelate. Ora l'associazione propone a Comuni, Regioni e al Governo di predisporre strumenti specifici di intervento, primo fra tutti il vincolo di inedificabilità. enteriche differenziate in febbre tifoide e paratifoide. Il genere Escherichia a cui appartiene la specie E.coli, normale nel tratto intestinale degli animali e dell'uomo, non è patogeno, eccetto che per quei pochi ceppi che possono causare enteriti. La sua presenza nelle acque è sempre indice di contaminazione fecale. Ci sono poi altri microrganismi appartenenti ad altre famiglie co¬ me il genere Vibrio (responsabile del colera, V.cholerae che provoca appunto una affezione diarroica acuta accompagnata da vomito e crampi addominali), il genere Pseudomonas con la specie P.aeruginosa che si trova in condizioni normali in circa il 10% dei campioni di feci umane rappresentando una fonte di epidemie e di contaminazione cutanea. Infine agli Streptococchi fe¬ cali appartengono a specie come S.faecalis un enterococco che normalmente abita nel tratto intestinale dell'uomo e di vari animali a sangue caldo, è causa frequente di infezioni urinarie e di endocarditi subacute. Ricordiamoci comunque che in acqua marina oltre ai batteri possiamo trovare altri microorganismi tra i quali Virus (per esempio il virus dell'epatite A) e funghi responsabili di numerose altre patologie. Per non parlare degli inquinanti chimici provocati da scarichi civili, industriali e agricoli come idrocarburi, fertilizzanti, pesticidi, tensioattivi, metalli pesanti. Occorre quindi essere prudenti ed evitare di fare il bagno vicino a grossi centri, anche se non c'è il divieto di balneazione, e lavarsi dopo il bagno con acqua e sapone in modo da asportare eventuali microrganismi e sostanze chimiche per evitare irritazioni e infezioni della pelle come foruncoli, impetigine, dermatiti varie, verruche. In presenza di ferite, disinfettarsi soprattutto se ci si rende conto di aver fatto il bagno in acqua poco raccomandabile. Gli esperti dicono che non è facile associare con sicurezza le infezioni provocate dalle specie microbiche sopraindicate con il fatto di aver fatto il bagno in un mare inquinato, certo è che evitando le aree ad alto rischio si diminuisce la probabilità di incorrere in sgradevoli inconvenienti estivi. Matteo Perelli ricercatore, Acquario di Genova IBII BIBIONE (VE) UGNANO SABBIADORO (UD) GRADO (GO) GRIGNANO (TS) FORTE DEI MARMI (LU) CAMAIORE (LU) VIAREGGIO (LU) TIRRENIA (PI) CASTAGNETO CARDUCCI (LI) CERVIA (RA) CESENATICO (FO) TERMOLI (CB) CAMPOMARINO (CB) GABICCE MARE (PE) SENIGALLIA (AN) SIROLO (AN) CUPRA MARITTIMA (AP) VASTO (CH) ANACAPR1 (NA) POLLICA (SA) CHIEUTI (FG) OSTUNI (BR) MELENDUGNO (LE) MARATEA (PZ) SCANZANOJONICO (MT) POLICORO (MT) CRUCOLI (KR) RICARDI (W) TAORMINA (ME) MARSALA (TP) CASTELSARDO (SS) SANTA TERESA DI GALLURA (SS) LA MADDALENA (SS) GOLFO ARANCI (SS)

Persone citate: Matteo Perelli