Atene, parte dai Mondiali il derby olimpico con Roma di Giorgio Barberis

Alene, parte dai Mondiali il derby olimpico con Roma DIECI GIORNI A CACCIA DI RECORD Domani s'inaugura la rassegna iridata: l'Italia ora teme la concorrenza della Grecia, che si sta rivelando efficiente Alene, parte dai Mondiali il derby olimpico con Roma Miracoli organizzativi per stupire e strappare ai rivali i Giochi del2004 IATENE L grande sogno di Atene, che dopo essersi vista negare l'Olimpiade del centenario ha rilanciato per avere i Giochi del 2004, passa attraverso i Mondiali di atletica: domani la cerimonia d'apertura affidata alla regia musicale e scenica di Vangehs, poi nove giorni di gare, significativo punto di riferimento un anno dopo Atlanta. Quando Nebiolo, n. 1 della federatletica internazionale, commentò la scelta di Atene per la 6a edizione iridata, parlò di un momento riparatore, vista la mancata assegnazione dell'Olimpiade. Non immaginava che poi la candidatura olimpica sarebbe stata riproposta e che tra le concorrenti ci sarebbe stata Roma, né che i Mondiali di atletica sarebbero stati l'ultimo grande appuntamento prima dell'assemblea del Ciò (il 5 settembre) che deciderà l'assegnazione dei Giochi 2004 tra Atene, Roma, Stoccolma, Città del Capo e Buenos Aires. E i greci non vogliono lasciarsi sfuggire l'occasione di una vetrina tanto importante, specie dopo l'organizzazione lacunosa dei Giochi del Mediterraneo a Bari e quella avventurosa dell'Universiade in Sicilia. Lo sforzo perché gli ospiti, atleti e non, si trovino a loro agio è encomiabile. Un terminal apposito di ricevimento all'aeroporto, procedure di accredito molto rapide, massima disponibilità e un servizio d'ordine imponente: sarebbero 20 mila i poliziotti convogliati ad Atene per garantire la sicurezza e disciplinare il traffico caotico. Così, ovunque ci si muova tramite l'organizzazione, si è scortati dagli agenti, mentre guardie a ogni incrocio rendono più scorrevole il tragitto dei mezzi di trasporto. JJ naturale paragone con Atlanta, pur facendo le debite proporzioni sul differente spessore numerico della manifestazione, è finora vinto nettamente dai greci, tanto più avendo l'impressione di una città che fortissimamente vuole qualcosa, in contrasto con un'Olimpiade dove tutto fu organizzato solo in funzione del business. Auguri dunque a Roma, grande avversaria di Atene per il 2004. Salvo sprprese, sarà una lotta all'ultimo voto e proprio per questo Ranucci, Pescante, Rutelli e quanti maggiormente si danno da fare per la Città Eterna sono qui, pronti a sfruttare eventuali scivoloni dei rivali e limitare se possibile il peso dell'ospitalità offerta dalla signo¬ ra Gianna Anghelopulos, presidente del comitato per la candidatura ateniese, a tutti i membri del Ciò che hanno voluto accettarla. Parallelamente a questi balletti di inviti e piccoli favori, procede lo sforzo di Nebiolo per rendere sempre più forte l'atletica mondiale, proponendo nuovi tramiti per una crescente e capillare diffusione di questo sport. Nebiolo, in 16 anni di presidenza internazionale, ha posto pietre miliari. Il pericolo è che, il giorno in cui non sarà più lui il presidente della Iaaf, si crei un contraccolpo enorme, tale da ricacciare l'atletica in mi passato di mediocrità. Non è un caso che ieri, durante i lavori del congresso, si siano levate numerose voci contro le wild card (cioè degli inviti) assegnate ai campioni di Goeteborg '95 perché potessero difendere il loro titolo. La decisione delle wild card non fa una grinza nella sua essenza, ma c'è chi la ritiene un colpo di mano per avere Michael Johnson dopo l'infortunio che l'aveva escluso dai trials Usa. Inoltre, se appare legittima e lungimirante la promozione di un campionato iridato under 18, assai più azzardata è l'idea di «allungare» i Mondiali da 9 a 13 giorni. Non bisogna dimenticare infatti che l'interesse vero è legato soltanto ad alcune delle 44 gare in programma (che potrebbero diventare anche 46 o 47), Pretendere di trasformare ogni finale in un «evento» rischia di rivelarsi controproducente, così come il perseverare nell'imporre agli atleti di partecipare alle gare iridate: ciascuno deve poter scegliere in base ai propri interessi, visto che molti - specie i big - devono anche costruirsi un futuro sui guadagni che riescono ad ottenere tramite la pratica sportiva, fatta di faticosi e lunghi allenamenti che indubbiamente limitano la qualità di vita dei loro vent'anni. Giorgio Barberis Anche Rutelli è ad Atene: chiede per Roma i Giochi 2004

Persone citate: Michael Johnson, Nebiolo, Pescante, Ranucci, Rutelli