Massoneria sogni di rivincita

La Muratoria francese per la prima volta senza tabù: tre secoli raccontati da una mostra. Con la benedizione di Chirac La Muratoria francese per la prima volta senza tabù: tre secoli raccontati da una mostra. Con la benedizione di Chirac Massoneria, sogni di rivincita Dopo i massacri di Vichy e i trionfi con Mitterrand TOURS DAL NOSTRO INVIATO E' dal 13 ottobre 1721 - quando varcò la Manica per installarsi a Dunkerque - che la Massoneria francese attendeva la «sua» mostra. Fatto. Con prefazione di Jacques Chirac (il nonno era libero muratore) in catalogo, Tours espone simboli, oggettistica, libri, insegne, gioielli, quadri e arredi ma ancor più s'ingegna a ricostruire - attraverso il percorso iniziatico in chiaroscuro cui il visitatore deve piegarsi - l'atmosfera solenne eppur fraterna che caratterizza i cerimoniali massoni. Per spezzare il tabù si è dovuto attendere che i fantasmi dell'Occupazione lasciassero libero il campo. Con tremila deportati e 400 vittime, la FrancMaconnerie pagò un duro pedaggio a Vichy. Si distrussero i templi. Comparvero liste di proscrizione. E per convincere i cittadini che - oltre alla Sinagoga - Squadra & Compasso minacciavano con piani oscuri, inconfessabili, empi... la Francia Eterna, d'intesa con i Tedeschi il pétainismo mise in piedi una gigantesca esposizione parigina che ne denunciava la «congiura». Expo come linciaggio traslato. La diffidenza era ancora grande mezzo secolo più tardi. Ma le cinque principali osservanze transalpine - su cui spicca il Grand'Oriente, con 40 mila fratelli - hanno deciso che occorreva abbandonare una discrezione ritrosa per farsi davvero conoscere, liquidando quel fastidioso alone sulfureo d'antan. I motivi complementari bisogna cercarli nella delicatissima fase che attraversa la Muratoria in terra francese. Le adesioni continuano a essere numerose, ma pur non sfociando in casi «P2» l'ombra di scandali e spaccature interne indebolisce il movimento. Infine, dopo gli Anni Mitterrand che segnarono un lungo flirt tra Massoni e Potere, oggi la tendenza li colloca semmai ai margini dell'universo politico. Su 27 ministri, solo il sottosegretario Christian Pierret riconosce la propria affiliazione. E' un record negativo assoluto nel Paese che vide 18 marescialli napoleonici su 26 abbracciare la massoneria, e ancora nel dopoguerra il massone Pierre Mendès France governare la IV Repubblica. L'apertura al pubblico tradisce insomma anche una voglia di rilancio. La visita potrebbe forse cominciare dalla vicinissima cattedrale. Come le numerose consorelle sparse per la Francia, Saint Gatien è massonica a sua insaputa. Per geometrie rigorose, slancio metafisico e simbolismi prefigurerebbe il linguaggio architettonico della massonerìa, che iniziò a svilupparsi secondo un'ipotesi non peregrina - fra le maestranze dei giganteschi cantieri medioevali. Era la fase tecnico-operativa. La rassegna ne documenta i passaggi chiave. Poi arrivò la speculazione. Ovvero il passaggio dall'Ars construendi esterna o tecnica a quella interiore. E qui Tours offre materiali iconografici di prim'ordine. Stampe, disegni, schizzi reinterpretano temi biblici mischiandoli al misterico politeismo egizio. Il primo «Venerabile» non fu in definitiva Jahvé, Adamo & Eva gli iniziati, l'Eden il tempio open? Attraverso molteplici testimonianze e le 30 collezioni cui attinge, la mostra finisce per ma- terializzare un sincretismo lungi dall'ortodossia cattolica e spesso anticlericale, ma non acristiano. Numerose le citazioni veterotestamentarie, e i richiami a Gesù. Ma è il Padre, o Deus Faber a prevalere, monocolo bricoleur della creazione con triangolo annesso. Pochi lo sanno, eppure nel preambolo sui Diritti Umani l'Assemblée Nationale rivoluzionaria dichiara riunirsi «in presenza e sotto gli Auspici dell'Essere Supremo». Si ritiene la formula, in genere, un compromesso agnostico per integrare ebrei e protestanti nel credo repubblicano. E se fosse una parola d'ordine massonica? Apprendiamo, peraltro, come la famosa trinità laica ovvero Liberté, Egalité, Fraternité (che giunse per ultima e scarseggia tuttora) esordì in massoneria prima che Marianne l'avocasse. Sorprende, in ogni caso, la panoplia di griffes massoniche. Con largo anticipo su Hermes e Batman, la Muratoria varò una «linea completa» a dir poco favolosa. Le tazzine da caffè con la squadra manderebbero in estasi un'ipotetica Barbie massone. Per tacere di orologi, spille, tabacchiere, vasellame, posaterie, menù iniziatici... Opere di fattura straordinaria. E i tavoli triangolari, le poltroncine con emblemi incorporati, gli enigmatici intarsi completano l'opera. La massoneria quale design ante litteram. Spoglio eppur complesso sino a ridondare, armonico, fascinoso. Pavimenti «optical» bianconeri per mettere in scena l'ambiguo dialogo fra Luce e Ombra, giochi di prospettiva, allusioni. Le comitive massoniche, numerose, si muovono con levitas ammirabile e sguardi complici fra martelli, decorazioni, cifre, metope, goniometri. Il profano vaga invece spaesato nella costellazione misterica. E un dubbio l'assale. Che con la piramide del Louvre il piccolo Mitterrand volesse giocare al Grande Architetto? Enrico Benedetto L'AVVENIRE DI UNATRADIZIONE Franc-Magonnerie: Avenir d'une tradition. Fino al 31 agosto. Ore 9-12,45; 14-18. Chiusura il martedì. Ingresso: 30 franchi. Catalogo: 240 ff. Musée des beaux-arts. 18, place Frangois-Sicard. Tours '* A sinistra, un grembiule massonico francese che inneggia al lavoro e alla scienza, oltreché a «charité, égalité, fraternité»; a destra, una cerimonia di iniziazione

Persone citate: Chirac, Christian Pierret, Enrico Benedetto, Gesù, Jacques Chirac, Massoni, Mitterrand

Luoghi citati: Dunkerque, Francia, Marianne