Primi timidi segnali di ripresa

Primi timidi segnali di ripresa INDUSTRIA A maggio ordini in crescita, stop al fatturato, corre la la cassa integrazione Primi timidi segnali di ripresa Treu: ma sulla mobilità ci vuole un miracolo ROMA. I segnali di ripresa dell'economia italiana trovano conferma nella crescita degli ordinativi che a maggio hanno registrato un incremento del 3,3% rispetto ad un anno prima, per effetto di un aumento degli ordini nazionali dell' 1,6% e di quelli esteri del 5,9%. Nei primi cinque mesi dell'anno gli ordini dell'industria italiana hanno così fatto segnare un balzo del 2% rispetto al periodo gennaio-maggio del '96. Resta invece «piatto» l'andamento del fatturato, mentre crescono le domande di cassa integrazione presentate al ministero del Lavoro, secondo il quale nei primi sei mesi di quest'anno sono stati spesi già 1414 miliardi rispetto ai 2700 previsti nel complesso. Ieri il sottosegretario Gasparrini ha reso noto che nel semestre sono state 1068 le aziende che complessivamente hanno chiesto la «cig» ma che la maggiore spesa rispetto allo stesso periodo del 1996 (+7,7%) è stata dovuta ad una velocizzazione nell'esaurimento delle pratiche. Sul fronte del fatturato, dopo la brillante performance di aprile (+9,1%), l'indice dell'industria italiana a maggio è rimasto invariato, registrando una flessione per quanto riguarda il mercato interno (1,3%), controbilanciata da un aumento sui mercati esteri del 2,9%. Il bilancio dei primi cinque mesi dell'anno presenta così un modesto incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 1996. La ripresa dell'industria italiana «prosegue a singhiozzo», ha commentato il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani, aggiungendo che il governo confida molto nell'aiuto del disegno di legge, approvato già dal Senato, che prevede aiuti alla piccola e media impresa e nel quale sono compresi gli aiuti per la rottamazione di moto e motorini. Sul problema del rilancio economico è intervenuto anche il ministro del Lavoro, Tiziano Treu, che ha commentato così gli ultimi dati diffusi dall'Istat che danno il fatturato stabile e gli ordinativi al 3,3 di aumento: «E' il momento buono per razionalizzare i meccanismi per favorire la ripresa riducendo gli sprechi e spingere per investire le risorse, quelle poche che abbiamo ma che ci sono». Per Treu «si tratta di fare in fretta se vogliamo, per settembre, realizzare qualcosa di concreto». Ma il ministro ha toccato anche un altro tasto dolente: quello della mobilità. Le oltre 15.000 domande di «mobilità lunga» a fronte dei 3500 posti previsti dal decreto del governo, infatti, preoccupano non poco il responsabile del discastero del Lavoro, per il quale a settembre sarà necessario un miracolo tipo quello della «moltiplicazione dei pani e dei pesci». «Sarà un problema di ripartizione serio e difficile», ha sottolineato Treu, ricordando che oggi scadono i termini per la presentazione delle domande da parte delle aziende in crisi. Ma significa un aumento dei posti e delle risorse? Treu risponde di no: «Ne parleremo a settembre». [fr.bu.]

Persone citate: Gasparrini, Pierluigi Bersani, Tiziano Treu, Treu

Luoghi citati: Roma