Paolo Limiti Il mio terrore?le vie deserte di A. Tor.

Paolo limiti Paolo limiti «Il mio terrore? Le vie deserte» ROMA. Lavorare in agosto per necessità ma anche per scelta. E' il caso di Paolo Limiti, conduttore e presentatore tv. «Io amo moltissimo lavorare, diciamo che per me è un hobby, così non mi concedo quasi mai vacanze. E se proprio decido di partire, sto via al massimo una settimana». Quindi lei è un habitué dell'agosto in città? «Da una parte sono obbligato a lavorare, devo preparare tutte le programmazioni che partiranno a settembre. Dall'altra mi piace rimanere in città» E come sopravvive alla «serrata» di negozi e ristoranti? «Certo questo è un problema, ma basta sapersi organizzare e informarsi prima sui locali che rimarranno aperti in agosto. Così non si rischia di girare per ore a caccia di un ristorante o di un negozio aperto. D'altronde solo in Italia vanno tutti in vacanza nello stesso mese». Un errore? «Una brutta abitudine solo italiana. A me non pesa la città deserta, l'unico giorno che proprio non sopporto è Ferragosto, quando è veramente tutto chiuso. Allora scappo all'estero. Appena passato il confine posso dimenticarmi che è Ferragosto: negozi e locali aperti, come un qualsiasi altro giorno», [a. tor.]

Persone citate: Paolo Limiti

Luoghi citati: Italia, Roma