legge unti-bestemmia per proteggere ogni dio di Fabio Galvano

legge unti-bestemmiu per proteggere ogni dio Londra, con le nuove regole anche i «Versi satanici» di Rushdie non potrebbero più venire pubblicati legge unti-bestemmiu per proteggere ogni dio Anacronistica quella attuale, la nuova includerà tutte le religioni LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Una nuova legge sulla bestemmia, che sostituisca quella attuale, anacronistica, che ha radici nel XII secolo e protegge soltanto il Dio della fede anglicana. Una legge, insomma, più adatta all'Inghilterra d'oggi e alla sua realtà multietnica e multireligiosa. Ma anche, di conseguenza, una legge contro la discriminazione religiosa. Tali le intenzioni del governo laborista, indicate ai Comuni dal ministro degli Interni Jack Straw: straordinariamente in linea con le richieste della leadership musulmana, che da tempo invoca una maggiore attenzione; ma anche pericolosamente inclini a limitare la libertà di pensiero. Con la nuova legge, si fa notare, i «Versi satanici» di Sahnan Rushdie sarebbero stati blasfemi anche nelle isole britanniche e non avrebbero potu¬ to essere pubblicati. E' un terreno minato, che richiede la massima cautela. Ma il governo laborista sembra in totale sintonia con il principe Carlo, il quale ha detto e ripetuto di non voler essere «difensore della fede», titolo tradizionalmente attribuito ai monarchi britannici, ma «difensore di fede»: cioè, ha precisato «di tutte le fedi» che compongono la Gran Bretagna multietnica di oggi. Quella che il governo intende mettere a punto è una legge facilmente applicabile, a differenza di quella attuale che è stata invocata soltanto due volte dal 1922; e, per quanto riguarda la protezione contro la cascrirninazione religiosa, sulla falsariga di quella che oggi regola le questioni di discriminazione razziale. «Dobbiamo al tempo stesso proteggere il diritto dei cittadini a praticare la religione di loro scelta - ha detto il ministro Straw - e proteggere la libertà di una società democratica di esprimere dissenso». Non è cosa da poco. Nelle diverse religioni diverso è il concetto di ciò che è blasfemo, e il caso Rushdie ne è l'esempio. Con la nuova legge, osserva il «Daily Mail», l'autore dei «Versi satanici» sarebbe stato processato per discriminazione religiosa e avrebbe rischiato la galera (anche se non una condanna come la fatwa iraniana). «Trovare il giusto equilibrio non sarà facile», ammette il ministro. Ma non è solo islamica la spinta verso l'aggiornamento. Anche cattolici, metodisti, battisti e altre fedi cristiane, più ebrei e induisti e persino i buddhisti senza un Dio, invocano quella protezione. Nata cattolica, l'attuale legge è stata modificata attraverso i secoli ed è diventata legge ad uso e consumo della Chiesa d'Inghilterra, quindi anacronistica e in definitiva cnscrirninatoria. In anni recenti è stata usa¬ ta una volta contro la rivista omosessuale «Gay News», accusata di avere pubblicato una poesia in cui Gesù sulla croce veniva trattato in linguaggio omo-erotico; una seconda volta per impedire nel 1989 la programmazione di un film - «Visioni di estasi» - in cui Santa Teresa di Avila prova santi orgasmi contemplando la crocifissione. Ma proprio perché quella legge è caduta in disuso, osserva qualcuno, non è il caso di rimpastarla dandole nuovo vigore. «Significherebbe - osserva Carme! Bedford del gruppo anticensura "Artide 19", che sostiene Sahnan Rushdie - che quasi ogni conversazione casalinga sarebbe contro la legge. La bestemmia di per sé è un concetto antiquato. E i costi per proteggere le religioni da ogni critica sarebbero enormi». Fabio Galvano

Persone citate: Avila, Bedford, Carlo, Gesù, Jack Straw, Rushdie, Straw

Luoghi citati: Artide, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra