Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi «A Ceresole Reale brutto biglietto da visita per il Parco del Gran Paradiso» - «Sbaglia la docente che ha "regalato" tanti 36 alla maturità» - «Uffici concentrati, ma aumenta il caos» - «Patente declassata» Un lettore ci scrive: «Domenica scorsa sono salito a Ceresole Reale per curiosare fra le bancarelle del "Mercatino del Gran Paradiso". Mio malgrado (ma credo che molti abbiamo provato la stessa sensazione) ho avuto l'impressione di ritrovarmi in un spiaggia super-affollata della costiera romagnola e non in quella che molti definiscono la "capitale" piemontese del Parco del Gran Paradiso. Intorno alle bancarelle, gente che prendeva il sole, giocava a pallone, organizzava pic-nic, con tanto di barbecue in funzione. E' possibile che il Comune di Ceresole permetta che la zona più bella del paese - il Pian della Balma - sia ridotta in uno stato simile? Perché non vengono realizzate aree attrezzate per il pic-nic? Per non parlare dell'immondizia abbandonata in ogni angolo; e delle auto parcheggiate in modo selvaggio. Con un minimo di organizzazione, il Comune potrebbe anche incamerare delle risorse, facendo pagare l'utilizzo di ima zona così bella. E il biglietto da visita per chi vuole scoprire questo versante del Gran Paradiso sarebbe ben diverso da quello offerto, ogni domenica d'estate». Segue la firma Una lettrice ci scrive: «Vorrei rispondere alla professoressa che si è rivolta ai maturi con 36. Ho 21 anni, sono uscita da Ragioneria nel '95, non con 36 ma con 40, dando l'esame da privatista. Godevo di un'ottima pagella di presentazione, che altri miei compagni non avevano, e quindi speravo in qualcosa di più. Anche perché ero convinta di meritarlo, essendomi impegnata a fondo e con grande serietà. «Oggi mi trovo davanti a tante porte chiuse che non mi fanno pensare ad un roseo futuro, visto che in molti posti di lavoro guardano con rigità al voto dell'esame. Ora mi domando come si possa giudicare una persona estranea in 30 minuti. «Non pensa di avere esagerato dicendo che il 36 è una bocciatura mancata? Se la sua preoccupazione è quella di non andare al mare, perché non cambia mestiere?. Se fosse una insegnante che conosce a fondo gli allievi, terrebbe in considerazione che, come esistono i fannulloni, ci sono anche coloro che hanno studiato tutto l'anno per un misero 36; in più bisogna valutare i fattori emotivi e non considerare le persone come numeri, come si fa, talvolta, nelle scuole statali. Ci sono stata per 4 anni in una statale ed ho visto bocciare gente per i motivi più assurdi; io per esempio, sono stata bocciata per aver detto ad un'insegnante che non sapeva insegnare, cosa che in classe pensavano tutti, ma che nessuno aveva il coraggio di dire chiaramente». Rossella Rizzo Un lettore ci scrive: «Desidero segnalare la scandalosa situazione degli uffici della Ripartizione Commercio del Comune, sita in via Garibaldi 23. Tali uffici, aperti al pubblico, sino a non molte settimane fa separati (ambulanti 1° piano, commercio fisso 3°, e parrucchieri 4°), ora sono conglobati in due stanze al 1° piano; queste stanze sono precedute da due anfratti che definire corridoi mi pare eccessivo, dal momento che sono molto angusti. Questa situazione non è certamente positiva, dal momento che gli uffici in questione sono utilizzati da molti utenti e le condizioni per coloro che devono fare la fila per una pratica sono veramente pietose, «L'altro lunedì un bambino è stato morsicato da un pastore tedesco (senza museruola in luogo pubblico frequentato da molte persone!), subito dopo è seguita una discussione anima¬ ta, fra due donne che erano in coda già da parecchio tempo. La mia preoccupazione, visto che sono obbligato a frequentare tali uffici per ragioni di lavoro, è, soprattutto, per i mesi a venire, quando l'afflusso di utenti sarà maggiore. Forse i cittadini (non sudditi) meritano un'attenzione diversa». Marco Di Gioia Un lettore ci scrive: «Qualche anno fa, rinnovando la mia patente di guida, ho avuto, a causa dei miei anni, il declassamento della stessa dal tipo C al tipo B. La variazione è stata segnata regolarmente sul documento ma non è stata memorizzata per un errore della Motorizzazione. Ora, in occasione di un altro rinnovo, dopo la visita medica questo mi è stato concesso unicamente per un anno e non per tre come sarebbe mio diritto. Infatti per gli anziani come me il rinnovo è di tre anni per il tipo B e di uno solo per il tipo C. Per sistemare la cosa dovrei sostituire la patente con notevole spesa e perdita di tempo e tutto questo per l'errore di uno sfaticato mezzemaniche. Questo non mi sembra giusto. C'è qualcuno che mi possa suggerire cosa fare?». Giacomo Valentino

Persone citate: Balma, Di Gioia, Giacomo Valentino, Rossella Rizzo

Luoghi citati: Ceresole Reale, Comune Di Ceresole