Barcellona Cinquanta bimbi ostaggi dei maniaci

Barcellona Barcellona Cinquanta bimbi ostaggi di maniaci MADRID. Barcellona, e la Spagna, sono sotto choc: il «Grume» (la «polizia dei minori» del capoluogo catalano) ha stroncato, dopo mesi di indagini, il più grosso caso mai verificatosi nel Paese di pedofilia. L'operazione è ancora in corso (e si vaticinano clamorosi sviluppi) ma sono già dietro le sbarre 11 persone tra cui un noto esponente socialista, un direttore di un importantissimo centro sociale, altri educatori. Ma il fatto che ieri, per tutta la giornata, ha aperto i notiziari di tutti i media è il numero delle vittime: almeno 50 bambini dai 5 ai 14 anni. E le violenze, particolare ancora più inquietante, sarebbero avvenute con il consenso dei genitori. Le indagini sono partite un mese fa, quando il «Grume» arrestò (ora sono in libertà condizionata) una coppia di genitori che vendevano il figlioletto di dieci anni, per 400 mila lire a fine settimana, ad un ricchissimo pedofilo venezuelano. L'inchiesta ha permesso di risalire ad un giro di pedofili, soprattutto concentrato a Ciutat Velia, dell'hinterland della «Gran Barcelona». Il «Grume» ha arrestato il consigliere di quartiere socialista Francese Salvador Lopez, conosciutissimo nella metropoli e già espulso dal partito della rosa. Un assessore ai Servizi sociali responsabile del «Casal d'infants» di Rivai, uno dei quartieri più poveri di Barcellona. L'infame lista prosegue con dirigenti del centro educativo stesso, che consumavano i loro delitti sessuali in un appartamento di una «madame» locale, pure lei già in carcere. Nel luogo di martirio dei piccoli c'era un sofisticato sistema video. La polizia rivela che le scene registrate in video sono allucinanti e crudissime. Ed i genitori collaboravano persino nella registrazione dei video, della stessa partita di quelli che fecero scattare, un mese fa in Francia, la più grossa operazione antipedofili d'Oltralpe. Stavolta gli arrestati («si è passati dalla donna oggetto al bambino oggetto», denunciava sdegnato, da tutti i media radio-tv, ieri lo psicologo Ramon Basals), non la faranno franca. La legge spagnola, finora, non prevede alcuna pena per i pedofili che usino video di pornografia infantile se sono prodotti all'estero. Ma il ministro della Giustizia di Madrid prometteva ieri sera di cambiare quanto prima un codice penale «troppo permissivo», [g. a. o.l

Persone citate: Francese Salvador Lopez, Ramon Basals

Luoghi citati: Barcellona, Francia, Madrid, Spagna