Una scorta all'ex sindacalista di A. R.

Antimafia, la scure dei conti Una scorta all'ex sindacalista Denunciò la mafia ai cantieri navali Adesso lascia Palermo per un rifugio PALERMO. Gioacchino Basile, il sindacalista che per primo aveva denunciato infiltrazioni mafiose ai cantieri navali di Palermo, ha deciso di lasciare la città proprio nel giorno in cui la Fiom-Cgil gli ha restituito la tessera. Basile ha accettato di entrare, insieme con i suoi familiari, nel programma di protezione dei testimoni, lo stesso riservato ai collaboratori di giustizia. Dopo le sue denunce sul sistema di sub appalti controllato da imprese mafiose l'operaio era stato allontanato dal sindacato, licenziato dalla Fincantieri e condannato per diffa¬ mazione. Nei giorni scorsi la Procura di Palermo ha emesso 23 ordini di custodia cautelare, nell'ambito di un'inchiesta scaturita proprio dalle accuse di Basile. E dalle indagini è emerso inoltre che le cosche mafiose dell'Acquasanta avevano progettato di uccidere il sindacalista. Di qui la richiesta, avanzata dagli stessi magistrati, di inserire Gioacchino Basile nel programma di protezione. Lontano /dal/ capoluogo siciliano l'ex operaio della Fincantieri cercherà di rifarsi una vita; avrà anche un lavoro e una casa, [a. r.]

Persone citate: Gioacchino Basile

Luoghi citati: Palermo