Fuori dal coma «miracolo» di Berlusconi

Orrore in famiglia per 3 bambine Ragazzo si sveglia dopo 5 mesi ascoltando un nastro inciso dal presidente del Milan Fuori dal coma, «miracolo» di Berlusconi POICHÉ' sa che il mondo è pieno di gente cinica, il presidente del Milan Silvio Berlusconi non aveva reso noto di avere partecipato a una forma di «audioterapia» per scuotere dal coma un giovane tifoso della squadra rossonera. Faccende private, così crudeli da esigere riserbo: Andrea Carloni, 16 anni, vegetava da 5 mesi dopo un incidente in moto; suo padre aveva avuto l'idea di chiedere a Berlusconi di registrare una cassetta con le voci dei giocatori. Fatto. Il Cavaliere in persona si è messo alla testa della squadra, è sceso un'altra volta in campo, e ha inciso il suo trascinante appello. Secondo i medici, i messaggi da Milanello hanno contribuito a risvegliare il ragazzo. Tutto è bene quel che finisce bene. Ma se il presidente del Milan è riuscito a tacere, il suo doppio, il capo del Polo, non ce l'ha fatta. La notizia del risveglio dal coma grazie alle trascinanti parole di Berlusconi è stata diramata infatti dall'ufficio stampa di Forza Italia. Brutto scivolone, perché se la si butta in politica viene immediatamente l'ora dei cinici. A mischiare il diavolo con l'acqua santa si rimane scottati o bagnati. Perché a questo punto l'iniziativa del Cavaliere non è più una buona azione privata, è un miracolo pubblico, come la celebre moltiplicazione dei posti. Ricordate? «Un nuovo, un grande, uno straordinario miracolo italiano», aveva annunciato il creatore di Forza Italia all'epoca della prima scesa in campo. Questo del risveglio è una cosuccia, al confronto, un miracolino gettato lì con la mano sinistra, tanto per non perdere la mano. Da fare con un benevolo sorrisino di superiorità, come per dire: niente di speciale, un giochetto da ragazzi. Che volete che sia per chi ha bevuto l'amaro calice, per l'unto del Signore? Eppure ai cinici viene almeno un dubbio: ma se il Cavaliere aveva davvero quelle capacità miracolose, non poteva risvegliare dal coma il Milan di Tabarez e di Sacchi? O precipitare nel sonno Casini e Mastella? Generare incubi nella mente di Scalfaro? Addormentare lì per lì Borrelli, la Boccassini e Di Pietro? E qui conviene fermarsi, perché dall'altra parte c'è sempre la sofferenza e il futuro di un ragazzo di 16 anni. Doveva essere risvegliato dalle voci dei campioni, è stato riportato alla coscienza dalla Voce del Padrone. Dicono le agenzie che le sue prime parole sono state «Forza Milan». E' ancora giovane e c'è da augurargli ogni bene. Ma avesse detto anche Forza Italia, il miracolo sarebbe stato perfetto. Edmondo Berseli!