«Sì alle squadre anti ladri» Rabbia e paura in collina

A Baldissero animata riunione Il caso su Rai «Unomattina» «Sì alle squadre airri ladri» Rabbia e paura in collina A Baldissero a Cavoretto i topi d'alloggio stanno conquistando la collina. Il perìcolo albanese dilaga, e le denunce di furti aumentano. E se a Baldissero ieri sera la cittadinanza si è riunita infuriata nel salone parrocchiale per proporre al sindaco Carlo Corinto di ingaggiare «vigilantes», a Superga, Pino, Pecetto e Cavoretto qualcuno pensa già al porto d'armi: «Inutile dotarsi di allarmi sofisticati o barricarsi in casa, quando poi non possiamo reagire se ci troviamo i ladri dentro», sbotta Mauro Spessa, di Pecetto. «Lo Stato non ci tutela. Le forze dell'ordine fanno ciò che possono, ma poi la legge sta dalla parte del ladro». Così crescono l'esasperazione e la paura: qualcuno ammette di aver già sparato in aria per mettere in fuga gente sospetta. Dove le armi non ci sono si utilizzano cocci di vetro sui muri di cinta e inferriate. Non mancano gli avvisi tipo «Attenti al cane» o «Casa dotata di antifurto». E in più si pensa a distribuire fotocopie dell'alfabeto criminale: l'elenco di segni che i malviventi utilizzano per «catalogare» il tipo di casa che intendono svaligiare (vedi grafico a lato). Baldissero, comune fra le colline cresciuto grazie alle villette costruite da chi è scappato dalla metropoli è diventato un vero e proprio caso. Stamattina la protesta andrà in onda sugli schermi di «Unomattina», su Bai 1 : presente un ufficiale del Comando Provinciale dei carabinieri. Intanto ieri, in un'assemblea affollatissima durata fino alle 23 e aggiornata alla prossima settimana, sindaco e capitano dei carabinieri di Cbieri, Simone Sorrentino, sono stati messi sotto pressione. «Chiediamo allo Stato più sicurezza e leggi più severe». «Se no finirà che spareremo a vista a chi troveremo in casa», urla un attedino. Perché a Baldissero, Pino e Pecetto i colpi in appartamento - da gennaio a giugno sono passati dagli 88 dell'anno scorso ai 99 del '97. Con il calar della notte, la paura scende un po' ovunque, nelle strade circondate dalle siepi di bossi e di lauri cerasi, tra i vialetti ordinati e oltre i cancelli discreti. L'allarme è scattato anche a Cavoretto. Racconta Carla Camino, 65 anni, che per due volte in pochi mesi è state bersaglio dei banditi: «Colpiscono soprattutto di notte. Portano via tutto quello che trovano: vestiti, tappeti, orologi, stereo». La signora, adesso, non si sente più tranquilla. «Anche di giorno tengo chiuse le finestre. La prima volte che mi hanno derubate, alle 9, hanno arraffato due manchine fotografiche e qualche orologio. Io e mio marito eravamo in casa. La seconda sono arrivati con le cesoie e un cacciavite: hanno tagliato una rete e sfilato le ante. Se ne sono andati con lo stereo mentre noi dormivamo». Le testimonianze si moltiplicano. «A casa mia si sono accontentati di prendere attrezzi da lavoro - dice Paolo Taricco -. Non preoccupa il valore delle cose, ma la sensazione di essere in balìa di balordi. Basterebbe una presenza maggiore delle forze dell'ordine». E' quanto pensa anche Luigina Savio, del Centro d'incontro di Cavoretto: «Negli ultimi mesi è aumentate la violenza in generale, persino durante il giorno. I banditi arrivano in auto, uno scende, minaccia con un coltello un giovane o un anziano, e si fa consegnare denaro e gioielli». Serviranno i «vigilantes»? In collina molti sono convinti che «ba¬ sterebbe più prevenzione: più auto di polizia e carabinieri». E se a Baldissero circola voce che «56 uomini di protezione civile sono già passati al pattugliamento antiladro», Valter Masera, un volontario, smentisce: «Assurdo: ci mancano le competenze». Qualcuno comincia a difendersi da sé, escogitando trappole. «I proprietari di una villa - racconta un pensionato - dopo il secondo furto hanno finto di partire per il mare e si sono nascosti in casa con amici nerboruti. Quando sono arrivati i ladri, li hanno presi a calci». SERVIZI A CURA DI MARCO ACC0SSAT0 MASSIMILIANO PEGGIO MARCO SART0RELLI A Baldissero animata riunione Il caso su Rai «Unomattina» Luigina Savio (da sinistra), Carla Camino e II sindaco Carlo Corinto

Persone citate: Carla Camino, Carlo Corinto, Di Marco, Mauro Spessa, Paolo Taricco, Simone Sorrentino, Valter Masera

Luoghi citati: Baldissero