Cala il rumore nelle sere d'estate di Gianni Bisio

Spettacoli con meno decibel, i veri problemi provocati da fracassoni e maleducati Spettacoli con meno decibel, i veri problemi provocati da fracassoni e maleducati Cala il rumore nelle sere d'estate Una ordinanza del Comune stabilisce i limiti del frastuono «Abbiamo ancora proteste, ma sono in calo rispetto al '96» Paiono meno rumorosi gli spettacoli all'aperto dell'estate 1997. Lo scorso anno gli abitanti delle zone circostanti la Pellerina, il parco della Tesoriera, i Murazzi, piazza d'Armi e piazza Solferino, avevano espresso tutta la loro irritazione per il ricorrente disturbo serale con centinaia di telefonate al Comune, alle forze dell'ordine (in particolare ai vigili urbani), a «La Stampa» e alla Rai. Quest'anno la situazione sembra migliorata. In Comune, all'assessorato per l'Ambiente, affermano di ricevere meno della metà delle proteste dello scorso anno. Lo stesso dicono i vigili urbani («Resta qualche problema in piazza d'Armi») e al giornale calano le proteste. Per arrivare ovunque alla perfezione c'è ancora molto da fare, ma è già qualcosa che il Comune non sia più «sordo» ai rumori che lui stesso, con «Giorni d'estate», sia pure indirettamente, crea. Che cosa è accaduto? A migliorare leggermente la situazione è stata una concomitanza di fattori: un ritrovato buon senso nell'accordo fra gli assessorati alla Cultura e all'Ecologia sulle Sere d'estate, uno studio sulle caratteristiche acustiche dei «punti verdi» troppo fracassoni per limitarne il disturbo, ma anche un po' di fortuna, perché è emigrato a Collegno nell'area dell'ex manicomio il rumoroso Festival Pellerossa e perché ai Murazzi (problemi di ordine pubblico a parte) gli spettacoli sono stati più limitati. Ma non basta. Sul miglioramento ha pesato lo sforzo del Nucleo di polizia ecologica dei vigili urbani, che, con pochissimi uomini e due soli «fonometri» (assolutamente insufficienti per una città di un milione di abitanti fonicamente inquinata) ha monitorizzato i punti focali della protesta. Inoltre l'avvento dell'Arpa (l'Agenzia regionale per l'ambiente), più flessibile dell'Usi, ha facilitato la guerra ai fracassoni. In sostanza, con un'ordinanza del sindaco, si è imposto un livello massimo di suono per ciascuna area di spettacolo. Facciamo un esempio. Nel '96 Giorni d'estate in piazza d'Armi (Parco Cavalieri di Vittorio Veneto) aveva provocato in particolare le proteste dell'ospedale Koelliker e delle case ad esso vicine. Quest'anno i livelli di rumore massimi fissati a 15 metri dal palco sono stati di 86 decibel dalle 15 alle 23,30, di 73 dalle 23,30 alle 0,30 e di 50,5 dalle 0,30 alle 2. Secondo lo studio fatto fare dall'assessorato all'Ambiente questi livelli sarebbero tollerabili alle distanze a cui si trovano le abitazioni. Stesso discorso è stato fatto i Giardini Reali: a 50 metri dalla sorgente sonora non dovranno essere superati i 78 decibel fino alle 24 e i 60 dalle 24 alle 2. E' un passo avanti, anche se per chi è costretto tutte le sere, suo malgrado, a seguire gli spettacoli da casa, la speranza è solo nella fine di «Giorni d'estate» con l'arrivo dell'autunno. Gianni Bisio ATTENTATO ALL'ORECCHIO [IN DECIBEL]

Luoghi citati: Collegno, Vittorio Veneto