Williams l'anno degli errori di Cristiano Chiavegato

FI: mentre la Ferrari prova nuovi telai, il team inglese è in crisi FI: mentre la Ferrari prova nuovi telai, il team inglese è in crisi Williams, Panno degli errori Cacciato Hill, nessuno sa più preparare le vetture Schumi: «Ci credo, ho una squadra da Mondiale» HOCKENHEIM DAL NOSTRO INVIATO «Tutti mi avevano eletto campione del mondo già prima dell'inizio della stagione. Ma sapevo che non sarebbe stato facile, i fatti mi danno ragione». Jacques Villeneuve si difende. In Germania la Williams ha mostrato i propri punti deboli, e la responsabilità non è solo della vettura. Nelle prime 10 gare del campionato il canadese ha commesso molti errori. Ammesso che meriti l'assoluzione per l'incidente con Irvine nella gara d'apertura a Melbourne e per la rottura del cambio a Imola, il pretendente al titolo è uscito di pista a Montecarlo dopo aver sbagliato la scelta delle gomme, è finito contro un muretto nella gara di casa, a Montreal, e ha lasciato almeno un punticino domenica a Hockenheim con il testa-coda per cercare di recuperare su Trulli. Le colpe vengono moltiplicate nel caso di Frentzen. Il tedesco, a parte la fortunata vittoria di Imola, ha collezionato una serie tale di disavventure da far pensare che non si tratti di un caso. Ha raggiunto il culmine nell'ultima corsa, centrando Irvine dopo pochi secondi. E' sotto pressione, insicuro. Ma, a parte i Seccati dei piloti, anche la Wilams ha sbagliato molto. Dopo aver vinto tanto, la scuderia inglese ha contato troppo su una presunta superiorità. Il fatto di aver cacciato in rapida successione campioni affermati come Mansell, Prost, Hill ha di certo un peso. Non basta costruire la vettura migliore: ci vuole anche chi la collaudi, sviluppandola in pista con consigli dei quali i tecnici fanno tesoro. Il problema del team di Growe e del suo proprietario è sempre stato un pessimo rapporto con i corridori. «Sono solo impiegati», è solito sostenere Frank WMams. Ma è proprio sugli «impiegati» che si costruisce la fortuna di un team. L'aver lasciato Ubero Hill dopo 4 anni di stretta collaborazione, puntando su Villeneuve, è stato forse il più grande sbaglio. Damon voleva più soldi e l'investimento sarebbe stato giustificato. Anche la scelta di Frentzen è stata affrettata: prima di approdare nella scuderia campione del mondo si era fatto notare solo per essere molto veloce su un giro. È il suo miglior risultato era un 3° posto. Sul piano tecnico, viste le difficoltà evidenziate dalla FW19 in Germania, certamente ha influito la partenza di Adrian Newey, l'esperto aerodinamico passato alla McLaren. Era stato lui a disegnare la vettura, e nel tentativo di fare progressi sono nate difficoltà. Ma Villeneuve non si scoraggia: «E' andata male una volta, non è detto che continui così. Abbiamo dimostrato a Silverstone che in una sola corsa si può recuperare quasi tutto il distacco; 10 punti di vantaggio per Schumacher sono tanti, ma possiamo ancora batterlo. Magari già il 10 agosto, in Ungheria». La Ferrari nel frattempo affila le armi e si gode il primato. Da oggi in pista al Mugello c'è Irvine, che ieri a Fiorano ha incontrato, con Schumacher, il presidente Montezemolo. Tre giorni di prove intense con un telaio modificato nella distribuzione dei pesi (ed è la novità più importante), per raerodinamica e il motore «barradue», L'irlandese dovrebbe conoscere entro breve tempo il suo futuro visto che l'opzione della Ferrari scadrà giovedì. Pare che le possibilità di essere confermato siano al cinquanta per cento, ma esiste anche la scappatoia di rimandare la decisione. Schumacher si dichiara ottimista: «La situazione è sicuramente superiore alle più rosee aspettative. All'inizio della stagione, pochi tra noi avrebbero creduto di ritrovarsi a questo punto al vertice di entrambe le classifiche. Ma proprio per questo dobbiamo accrescere il nostro impegno: rimangono da disputare ancora 7 gran premi ed io sono convinto che la Williams reagirà con vigore. Mi aspetto una lotta per il titolo combattutissima, incerta fino all'ultimo atto. Ma ho la squadra più efficiente di tutto il Mondiale». Momenti importanti anche per Berger. Dopo la vittoria di domenica l'austriaco avrebbe avuto contatti con la Williams e la McLaren. Lo vedremo in pista anche nel '98? Cristiano Chiavegato Villeneuve scuro in volto rientra a piedi ai box dopo la disfatta nel GP di Germania; per il canadese un nuovo passo falso che lo allontana da Schumacher leader della classifica iridata

Luoghi citati: Germania, Imola, Melbourne, Montecarlo, Montreal, Silverstone, Ungheria