Thailandia terrore in aeroporto

3 L'uomo frigge, ma viene arrestato: voleva vendicarsi di alcuni turisti che lo avevano denunciato Thailandia, terrore in aeroporto Poliziotto spara e ferisce due italiani BANGKOK. Una decina di giorni di vacanza, Singapore, la Malesia, Bali. Ancora qualche trasferimento, prima di tornare, il 3 agosto, in Italia, con altre coppie e famiglie diventate amiche durante il viaggio. E, durante un check in all'aeroporto di Chiang Mei, nel Nord della Thailandia, la città più grande dopo Bangkok, sul gruppo di turisti piovono le pallottole di un poliziotto gonfio di rancore, perso in un solitario delirio vendicativo. I primi colpi nell'aeroporto semideserto - sembrano quelli di petardi, invece è una calibro 38. Il caporale Rungroj Somjai, accusato di essere un corrotto che vessa i turisti, era stato trasferito lì per punizione. Dunque, sono i turisti ad essersi lamentati, ad averlo denunciato. Dunque, loro devono pagare. E alle 16 di sabato (le 10 in Italia) li affronta mentre sono in coda per le pratiche dell'imbarco, assistiti dai tour operatore dell'Alpitour di Cuneo. E' vestito con pantaloni militari, giacca scura, casco da motociclista. Si avvicina e spara. Il gruppetto italiano si volta, per vedere chi. festeggia e che cosa. Somjai tira ad altezza d'uomo. Cadono in due. Adesso Franco Sanna, 43 anni, assicuratore, di Paganico (Grosseto), sposato con Antonella, incinta di un mése e mezzo, è ricoverato in una clinica con le spalle frantumate dai proiettili, una con le ossa sbriciolate, e può dirsi fortunato se un'altra pallottola gli ha soltanto sbrecciato un orecchio anziché raggiungerlo alla testa. Francesco Bigattieri, 27 anni, di Parma, cartografo, in ferie con la fidanzata Gaia Giordani, è anche lui in terapia intensiva, si è preso una rivoltellata in bocca che gli ha portato via dei denti ed è uscita dalla gola: i chirurghi gli hanno praticato una tracheotomia, l'hanno intubato, lui è lucido e se la caverà, ma sarà lunga. Il caporale Somjai, il vendicatore alla cieca, è stato arrestato ieri dai suoi colleghi dopo una fuga disordinata e inutile. Non sembra aver perso il rancore. Poteva andare molto peggio. Ma, se voleva vendicarsi, il caporale ha già ottenuto molto. Sanna e Rigattieri sono in terapia intensiva e, seppur fuori pericolo, dovranno subire altri interventi ricostruttivi. In Italia si è accesa l'apprensione. LgenitoridiFrancesco, Alberto Bigattieri e la moglie Tiziana, sono stati rintracciati all'isola del Giglio e si sono precipitati a Parma: «Siamo preoccupati, ma ci confor- ta la presenza, accanto a lui, di Gaia». E proprio Gaia Giordani, insieme con Antonella Sanna, aiuta a ricostruire le sequenze di una sparatoria che ha lasciato nell'angoscia le stesse autorità thailandesi. Il quotidiano in lingua inglese Bangkok Post ha dedicato ampio spazio alla mancata strage. L'ambasciata italiana si è subito messa al lavoro, così come l'Alpitour che ha lasciato personale a disposizione dei feriti e delle loro compagne (mentre gli altri proseguivano con spirito ormai diverso il viaggio) chiedendo l'intervento della compagnia di assistenza medico-sanitaria Cea. E in ospedale si sono affrettati ad accorrere, molto preoccupati per i feriti, ma soprattutto per gli effetti della notizia, il sindaco e il capo della polizia. Lo shock sta nel fatto che, in genere, la Thailandia è sotto accusa per il turismo sessuale, lei insieme con i suoi visitatori. Qui accade l'opposto. Un gruppo italiano si mette in viaggio per visitare il Sud-Est asiatico. Chang Mai, la.«Rosa deLNord», àcittà - seconda solo a Bangkok - di templi antichi, pagode colorate. Dice, infatti, la madre di Antonella Maggi: «Mia figlia e mio genero hanno sempre amato scoprire qualcosa, vedere. Quando hanno saputo che Antonella è incinta, hanno pensato che questa era l'ultima vacanza movimentata, prima della nascita del bambino. Ma per movimentata intendevano faticosa, lunga, non così». Invece, in pieno pomeriggio, il gruppetto di italiani in attesa di imbarcarsi per Bangkok si è trovato di fronte un caporale livido d'odio. Rungroj Somjai lavorava al Dipartimento dell'Immigrazione di Songkhla, nell'estremo Sud del Paese. Più volte i turisti stranieri lo avevano segnalato alle autorità accusandolo di vessarli con richieste, ricatti. Sottoposto a indagini, era stato trasferito a Chiang Mai. E l'accusa, la ribellione a un sistema di vita che gli era adesso negato, l'hanno precipitato in «un pomeriggio di un giorno da cani», sparando alla cieca per uccidere: la 38 è un'arma che, se la mano non è ferma, dopo il primo colpo, con il ruotare del tamburo, si sposta. Mirava alla testa, ha colpito bocca, orecchie, spalle. La sua vendettasiiituristL simbolo di chi l'aveva privato di un «privilegio» acquisito. Marco Neirotti pff.tf'tffipf IlllPiPiliy 'Chiang Mei ® Phitsanulok LAOS ©Nong Kai THAILANDIA BANGKOK Nakhon Ratchasima CAMBOGIA FRANCO SANNA DI GROSSETO E FRANCESCO RIGATTIERI DI PARMA SONO STATI FERITI MENTRE SI TROVAVANO NELL'AEROPORTO DI CHIANG MEI, NEL NORD DELLA THAILANDIA, IN PARTENZA PER BANGKOK. ERANO ALLA FINE DEL LORO VIAGGIO. SANNA, ASSIEME ALLA MOGLIE ANTONELLA, ERA IN VIAGGIO DAL 14 LUGLIO: DOVEVANO RIENTRARE IL 3 AGOSTO IN ITALIA. PRIMA AVEVANO VISITATO SINGAPORE, POI LA MALESIA, QUINDI L'«ANGOLO D'ORO», NEL NORD DEL PAESE. IL LORO ITINERARIO PREVEDEVA ANCHE IL MARE DI BALI E UN'ALTRA ISOLA. ANCHE FRANCESCO RIGATTIERI, IN COMPAGNIA DI GAIA GIORDANI, ERA IN VIAGGIO DA DIVERSO TEMPO, E DOVEVA PROSEGUIRE.