Alla festa dei ciclisti 250 arresti di Lorenzo Soria

Alla festa dei ciclisti 250 arresti Alla festa dei ciclisti 250 arresti Cinquemila bici fanno impazzire San Francisco Automobilisti esasperati, scontri con la polizia LOS ANGELES NOSTRO SERVIZIO Come accade ormai puntualmente ogni ultimo venerdì del mese, anche l'altro ieri i ciclisti di San Francisco si sono dati appuntamento al tramonto in Justin Herman Plaza. Alcuni chiedono corsie preferenziali per le biciclette e protestano contro l'invasione delle auto, questi orrendi oggetti rumorosi e che mquinano l'aria. Per altri è semplicemente un happening, una festa su due ruote. Venerdì si sono presentati al rituale più di cinquemila ciclisti, ma questa volta le cose sono degenerate. Due^ centocinquanta di loro sono stati arrestati, centinaia di biciclette sono state sequestrate. Due poliziotti sono stati ricoverati in ospedale con fratture ai polsi e alle costole. La singolare protesta su due ruote ha avuto inizio spontaneamente cinque anni fa, quando una quarantina di ciclisti si è riunita e ha chiamato la propria manifestazione «Criticai Mass». Massa critica, nel senso che più ne venivano e più avrebbero avuto la possibilità di trovare ascolto. Presto, «Criticai Mass» ha iniziato a prendere piede non solo a San Francisco, ma anche a Seattle, a Tucson, a Boston. Adesso, c'è un «Criticai Mass» anche a Rio de Janeiro e a Sydney, a Toronto e a Oslo. Ma in nessuna città al mondo la protesta su due ruote ha generato così tanta partecipazione quanto a San Francisco, con conseguenti rancori e divisioni. L'ultimo venerdì del mese il traffico resta intasato per ore, a volte bloccano l'accesso al Golden Gate e al Bay Bridge, i due ponti che uniscono la città al resto della baia. Dopo la protesta di giugno, il sindaco Willie Brown, esasperato, ha convocato i leader della «Bycicle Coalition» e ha chiesto loro di pianificare assieme un percorso ufficiale. Era stato trovato un accordo e venerdì, per salutare la ritrovata armonia, Brown si è presentato per dare il benvenuto. Ma la folla su due ruote lo ha zittito con i fischi. E mentre un centinaio di ciclisti ha seguito il percorso ufficiale, la stragrande maggioranza si è ribellata. «Chi non rispetta la legge verrà inchiodato», aveva annunciato la polizia. Ed è stata di parola, procedendo ad arrestare chiunque passava col rosso o bloccava gli automobilisti esasperati. E la protesta delle due contro le quattro ruote è degenerata in un confronto sempre più duro. Lorenzo Soria

Persone citate: Brown, Justin Herman Plaza, Mass, Willie Brown