Replay dell'orrore di Ramstein di Luigi Grassia

Ma nel 1979 in Gran Bretagna un pilota della Pan morì per portare il suo G-91 a schiantarsi lontano dalla folla salvando così la vita a decine di persone Replay dell'orrore di Ramstein Nell'88 le Frecce Tricolori fecero 73 vittime LA mente corre subito a Ramstein, il campo di volo tedesco dove tre velivoli della Pattuglia acrobatica nazionale italiana (le mitiche «Frecce Tricolori») si scontrarono.a bassa quota durante un'esibizione aerea e precipitarono in fiamme sulla folla atterrita. Ma ci sono state molte altre tragedie del genere, peraltro meno numerose e meno gravi negli undici anni trascorsi da quel 29 agosto 1988 perché proprio quella sciagura portò a modificare e rendere più sicuri gli «air show» (ma un margine di rischio esisterà sempre, perché chi fa evoluzioni cerca il pericolo e chi guarda lo vuol fare da vicino). A Ramstein, presso Kaiserlautern nella Renania-Palatinato, una folla di decine di migliaia di persone, uomini, donne, moltissimi bambini affascinati dal volo, era andata ad assistere allo show acrobatico di jet appartenenti a varie aeronautiche militari della Nato - nei pressi c'è una base dell'Alleanza che fa anche da quartier generale alle forze aeree americane in Europa. Mancavano pochi minuti alle quattro del pomeriggio quando cominciò l'esibizione della Pan, una delle squadriglie più addestrate e più famose del mondo, tanto che le era stata affidata la conclusione dello spettacolo. Nel cielo sereno gli Aermacchi «MB-339» sta- vano disegnando ricami tricolori quando all'uscita da un looping (o giro della morte), la stessa figura fatale al biplano di Ostenda, avvenne la collisione tra il «solista» e il capogruppo, che coinvolse anche un terzo aereo. Uno degli MB339 esplose in cielo, gli altri due si avvitarono e si schiantarono, il solista finì fra la folla tra vampate di fiamme. I morti furono settantatré, circa cinquecento i feriti. Anche molti bambini furono fra le vittime. I tre piloti italiani che persero la vita si chiamavano Mario Naldini, Ivo Nutarelli e Giorgio Alessio. Tutti bravissimi e superaddestrati, eppure non infallibili in questa attività che è ai limiti delle ca¬ pacità umane, come mostra un breve elenco di precedenti. Limitandoci agli ultimi vent'anni, il 12 luglio 1978 due jet della Pan, che allora volava coi G-91, si scontrano sopra l'aeroporto di Rivolto dove la Pattuglia è di stanza. Perde la vita il pilota. Circa un anno dopo, il 27 maggio 1979, a Mildehall in Gran Bretagna, durante una «festa dell'aria» un pilota delle Frecce Tricolori muore portando il suo G-91 a schiantarsi lontano dalla folla, salvando così la vita a molte persone. Il 28 gennaio 1980 si scontrano in volo due aerei della pattuglia nazionale francese; muoiono i due piloti. L'anno dopo, il 2 settembre 1981, sempre nel cielo di Rivolto, si scontrano altri due G-91 e uno dei piloti perde la vita. Nel maggio 1983, durante un'esibizione della pattuglia acrobatica canadese, uno degli aerei si schianta su un parcheggio di automobili. Il pilota si salva col seggiolino eicttabile ma sei spettatori perdono la vita. Il 23 luglio 1983 un aereo dell'aviazione peruviana cade mentre compie acrobazie a Piura (Perù) uccidendo sei persone. Sempre nell'83, il 4 settembre, due aerei del tipo «Alphajet» appartenenti alla pattuglia francese si scontrano a Niort (Francia): muore un pilota. Il 6 agosto dell'88, lo stesso anno di Ramstein, durante la prima manifestazione acrobatica aerea a Cuba muoiono il pilota di un monomotore (che non riesce a riprendersi da una picchiata) e due spettatori. Il 7 ottobre 1984 a Verdun, in Francia, un aereo impegnato in un'esibizione perde un'ala e precipita. Muoiono i due piloti. Il 25 mag 1986 a Mildenhall in Gran Bretagna un Gloster «Meteor» e un De Havilland «Vampire» si scontrano in volo. Le vittime sono i due uomini a bordo del Gloster. Il 1° luglio 1987 nella base americana di Pope, nella Carolina del Nord, un Hercules C-130, durante una manifestazione alla quale assistono 5 mila persone, sbaglia l'atter¬ raggio e si incendia a pochi metri dalle tribune. Le vittime sono i quattro membri dell'equipaggio e un soldato a terra. 26 giugno 1988: sono 30 mila gli spettatori che a Mulhouse, in Francia, vedono un Airbus A-320, impegnato in un volo dimostrativo con 136 persone a bordo, urtare la cima degli alberi di una foresta e precipitare. I morti sono tre, i feriti venti. L'8 ottobre 1989 durante le celebrazioni per il 57° anniversario delle Forze Aeree indiane, a New Delhi, un caccia Mirage-2000 precipita al termine di una picchiata e si va a schiantare a un centinaio di metri dalle tribune che ospitano 5000 persone. Per il pilota non c'è scampo, mentre dieci persone a terra rimangono ferite. Il 10 settembre del 1990 ancora una tragedia in Italia: a Salgareda (Treviso) durante una manifestazione acrobatica precipita un Sukhoi Su-27, caccia intercettore dell'aeronautica sovietica: muoiono il pilota e uno spettatore mentre altre otto persone del pubblico restano ferite. E il 9 maggio 1993 in Russia l'anniversario della vittoria contro la Germania nazista è funestato dalla tragedia di un piccolo aereo sportivo Yak-52 che precipita sulla folla a Nizhny Taqil uccidendo, oltre al pilota, quattordici spettatori. Luigi Grassia Ma nel 1979 in Gran Bretagna un pilota della Pan morì per portare il suo G-91 a schiantarsi lontano dalla folla salvando così la vita a decine di persone LA MORTE DAL CIELO L'incidente di Ramstein dell'88

Persone citate: De Havilland, Giorgio Alessio, Ivo Nutarelli, La Morte, Mario Naldini, Pope, Vampire