Gerusalemme la guerra degli appartamenti

Gerusalemme, la guerra degli appartamenti ISRAELE Anche il premier Netanyahu contrario al progetto, Husseini: reagiremo all'arrivo dei bulldozer Gerusalemme, la guerra degli appartamenti Autorizzato un nuovo rione ebraico nel settore arabo GERUSALEMME. Il municipio di Gerusalemme ha autorizzato la costruzione di un nuovo rione ebraico nell'area di Ras El Amud nel settore arabo occupato della città. Immediate le reazioni: il primo ministro Benyamin Netanyahu, ha detto il suo portavoce Shai Bazak, è contrario al progetto e ha manifestato l'intenzione di operare perché sia almeno congelato. L'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha avvertito che la costruzione del quartiere, che si aggiunge a quella già controversa a Har Homa (Jebel Abu Ghneim), pure nella parte araba, rischia di causare la totale distruzione di ciò che resta del processo di pace. Secondo il quotidiano Haaretz, i terreni su cui dovrebbe essere costruito il rione ebraico furono acquistati all'inizio del secolo da due rabbini ebrei per conto di «yeshivot» (collegi rabbinici) di cui erano membri. Furono venduti anni fa al ricco im¬ prenditore ebreo Erwin Moskovitz, attivo sostenitore, per motivi religiosi e nazionalistici, del rafforzamento e dell'espansione della presenza ebraica a Gerusalemme Est. Il progetto prevede la costruzione di 75 appartamenti, a quanto pare riservati a religiosi ebrei su una superficie di 1,5 ettari, vicino alla strada che collega Gerusalemme con Gerico. Il sindaco di Gerusalemme Ehud Olmert ha detto ieri che il premier, da lui informato la scorsa notte dell'autorizzazione concessa al progetto, non ha espresso obiezioni. L'annuncio ha appesantito un clima già esplosivo nelle relazioni di Israele con i palestinesi e col mondo arabo. Secondo la radio statale israeliana, l'avvocato Yitzhak Molco, consigliere del premier Benyamin Netanyahu, ha telefonato al presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Yasser Arafat per co¬ municargli l'opposizione del capo del governo israeliano al progetto. Da parte palestinese la decisione è stata paragonata a «una dichiarazione di guerra». Il rappresentante ufficioso dell'Anp a Gerusalemme Est, Faisal Husseini, ha affermato che la decisione «porta a un nuovo punto di ebollizione la già tesa situazione nella regione». «I palestinesi - ha aggiunto - reagiranno all'arrivo dei bulldozer a Ras El Amud in modo assai più duro dello scorso settembre», quando, in reazione alla controversa apertura di un tunnel archeologico a Gerusalemme Est, scoppiò in Cisgiordania e a Gaza un'ondata di violenze, in cui persero la vita decine di palestinesi e diversi soldati israeliani. Il rninistro per l'Istruzione superiore dell'Anp Hanan Ashrawi ha definito «criminale» la decisione mentre a Gaza un portavoce di Arafat ha denun- ciato «questa violazione di accordi già conclusi». Lo scorso marzo l'inizio dei lavori di costruzione di un altro rione ebraico nell'area di Har Homa (Jebel Abu Ghneim), nel settore occupato di Gerusalemme, causò l'interruzione dei negoziati di pace tra israeliani e palestinesi, che tuttora continua. Ieri, intanto, militari israeliani in borghese hanno catturato un esponente della Jihad islamica evaso dalle carceri dello Stato ebraico penetrando nella città cisgiordana di Tulkarem, controllata dalle autorità palestinesi, sequestrandolo. Secondo Bilal Abu Zeid, comandante della polizia di Tulkarem, si tratta di una grave violazione degli accordi di pace tra israeliani e palestinesi. «Si tratta di un'azione molto pericolosa che può avere sviluppi altrettanto pericolosi», ha dichiarato. «E' la prima volta che gli israeliani violano le zone palestinesi in modo così lampante», ha aggiunto. Mihdawi era stato condannato a 7 anni di carcere per aver accoltellato un israeliano ed era evaso dalla prigione nell'agosto dello scorso anno. Secondo un portavoce dell'esercito, che ha chiesto l'anonimato, Mihdawi è stato arrestato perché stava preparando azioni terroristiche. (Ansa-Agi] II premier Netanyahu con Arafat