Sgarbi-Gasparri il cric va in Tribunale

Sgarbi-Gosparri il cric va in Tribunale Querelato Lavagnini Sgarbi-Gosparri il cric va in Tribunale ROMA. Terzo atto in tribunale per la faccenda del «cric» che ha visto sui giornali lo scontro tra Vittorio Sgarbi e Maurizio Gasparri. Ma sul palcoscenico stavolta finiscono altri attori: il quotidiano del ppi «Il Popolo» e «tal Severino Lavagnini» che Gasparri ha querelato per diffamazione. Tutta colpa della rubrica «Cattivi pensieri» nella quale Lavagnini ha commentato ironicamente la questione: «Non sappiamo se Gasparri indossasse il doppiopetto quando ha impugnato il cric per rendere malconcia la fuoriserie di Sgarbi, lasciata in strada come se gli altri non esistessero. Sappiamo di sicuro che in politica, come nella vita reale, non basta un'etichetta per candeggiare la propria anima. Chi ce l'ha nera nera, se la deve tenere. Anche se ha l'armadio pieno di gessati grigi fin dai tempi di Almirante. Ma nel Polo non ci sono soltanto i residuati storici con il grimaldello sotto l'abito da sera. Sgarbi è il simbolo di un altra prepotenza non meno cattiva». [r. L]

Persone citate: Almirante, Gasparri, Lavagnini, Lavagnini Sgarbi-gosparri, Maurizio Gasparri, Severino Lavagnini, Sgarbi, Vittorio Sgarbi

Luoghi citati: Roma