Anche lezioni di etica per i medici del domani

Anche lezioni di etica per i medici del domani Rivoluzione nella facoltà della Statale di Milano Anche lezioni di etica per i medici del domani MILANO. La società cambia e con lei la Facoltà di Medicina della Università Statale di Milano, che così si annuncia: «sarà più europea, più moderna e più dura». Diminuiscono gli esami sui libri, che passano da 49 a 33. Ma le ore totali di formazione saranno 5500, di cui 800 di pratica obbligatoria. Un corso di laurea di sei anni, dove sarà vietato essere fuori corso se si vuole andare avanti. La Facoltà segue la scia delle esperienze statunitensi ed europee, adottate in Italia con il nuovo ordinamento dell'ottobre scorso. «Quante volte si è sentito dire a proposito di un medico: è molto bravo ma ha un pessimo carattere e non lascia il tempo di parlare. Bene, noi dobbiamo creare dei medici coscienti delle responsabilità che hanno». E' questa una delle dichiarazioni d'intenti con cui il professor Antonio Scala, Preside della Facoltà, e Guido Coggi, Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Medicina, hanno voluto presentare ieri la piccola rivoluzione del curricu¬ lum di studi. Meno esami sui libri, quindi, ma più lavoro a contatto con la realtà della sanità e più lavoro sulla propria personalità. «Nell'era della comunicazione i medici devono avere capacità relazionali e attitudine all'ascolto», si legge nel programma del nuovo corso in «Comunicazione e relazione in medicina», una delle novità per le matricole dell'anno prossimo. Tra l'annuncio di questi cambiamenti non mancano le parole di autocritica. E non è un caso che si parli dell'importanza degli insegnamenti etici e della necessità di prevenire delle degenerazioni, visti gli episodi di corruzione in prima pagina in questi giorni. «E' un corso di studi a indirizzo scientifico ma con una forte attitudine sociale», così il professor Coggi spiega l'obbligo di prestare 800 ore di lavoro presso ospedali, ambulatori o sul territorio come passo necessario per arrivare alla laurea. Per formare studenti coscienti di cosa significhi fare veramente il dottore. (j. b.]

Persone citate: Antonio Scala, Coggi

Luoghi citati: Italia, Milano