Algeria l'esercito uccide il capo dei killer di Allah

Zouabri, asserragliato con i suoi uomini in una galleria di epoca romana, morto in una feroce battaglia Zouabri, asserragliato con i suoi uomini in una galleria di epoca romana, morto in una feroce battaglia Algeria, l'esercito uccide il capo dei killer di Allah ALGERI. E' terminata nel sangue una vita vissuta nel sangue: Antar Zouabri, il capo del Gruppo islamico armato (Già), la formazione dei fondamentalisti islamici più feroce d'Algeria, è morto sotto il fuoco dell'esercito, asserragliato insieme con alcune decine di suoi accoliti in una galleria di epoca romana vicino a Tipaza, città situata ad una cinquantina di chilometri a est di Algeri. Per aver ragione di Zouabri, alias Abou Talha Antar, 27 anni, l'uomo più ricercato dell'Algeria (sulla sua testa c'è una taglia di 130 milioni di lire), le forze di sicurezza hanno sostenuto per vari giorni una vera e propria battaglia campale con uso di armi pesanti, aerei ed elicotteri. Zouabri, quando già non aveva più scampo, hanno riferito testimoni, ha fatto uccidere con spietatezza una dozzina di suoi accoliti che volevano arrendersi seguendo l'esempio di un altro gruppo, circa una trentina, che si era consegnato all'esercito con mogli e figli. Gli abitanti della zona l'hanno descritta come la più grande battaglia mai svoltasi nella regione ed hanno riferito di cannoneggiamenti continui e interventi aerei. Secondo fonti ufficiose, Zouabri sarebbe stato ucciso martedì scorso, dopo una settimana di feroci scontri durante i quali non sono mancate azioni diversive del Già per rompere l'assedio. Tra queste, l'uccisione in villaggi non lontano dal campo di battaglia di almeno 57 civili tra sabato e martedì. Non ci sono cifre ufficiali, ma per i giornali che ieri hanno riportato la notizia della battaglia i fondamentalisti uccisi dall'esercito nell'operazione sarebbero almeno un centinaio, compresi molti luogotenenti di Zouabri. ■Originario di un piccolo villaggio del Sud del paese, Zouabri aveva preso la testa del Già circa un anno fa, dopo la morte di Djamel Zitouni, ed era diventato famoso per le agghiaccianti stragi di civili, le peggiori mai vissute dall'Algeria, perpetrate nella pianura alle spalle della capitale dove interi villaggi, comprese donne e bambini, sono stati sterminati a colpi di ascia e di coltello. Le divisioni all'interno dei gruppi islamici armati non hanno permesso a Zouabri di estendere la sua autorità a tutta l'Algeria. Secondo fonti vicine alle forze di sicurezza, Zouabri era seguito principalmente nella regione della capitale e nella piana della Mitidja che si estende dalla costa alle montagne dell'Atlante. L'uccisione di Zouabri è stata senza dubbio un importante colpo portato a segno dalle forze di sicurezza, ma il Già ha dimostrato in passato di sapersi ridare un leader in breve tempo, di solito ancor più spietato del precedènte. Si sa peraltro che nelle ultime settimane le forze di sicurezza hanno condotto numerose operazioni contro il Già. Dal '92, quando un colpo di stato militare cancellò le elezioni che gli islamici stavano vincendo, sono già morte oltre 60 mila persone, gran parte per mano dei militanti fondamentalisti. Il presidente Zeroual però, dopo le elezioni del 5 giugno, le prime pluralistiche e democratiche che si sono svolte in Algeria, e in vista delle locali del 23 ottobre, ha avviato una nuova strategia contro l'estremismo islamico che non si basa solo sulla repressione. La liberazione del leader storico del disciolto Fronte islamico di salvezza (Fis) Abbasi Madani, avvenuto la settimana scorsa, si colloca in questo contesto che punta al recupero almeno parziale della base e dei simpatizzanti della formazione da cui si alimentano i gruppi fondamentalisti, Madani, dopo cinque anni di detenzione, ha detto ieri che la sua preoccupazione non è salvare il Fis, ma l'Algeria dalla crisi nella quale si trova, replicando così alle voci secondo le quali la sua liberazione permetterà al gruppo dirigente del Fronte islamico di salvezza di consolidarsi, aggiungendo che appoggerà chiunque cerchi di salvare il paese. E ha aggiunto: «L'Algeria sta affondando e noi tentiamo di ripescarla». [Ansa] Quando si è accorto di essere in trappola ha fatto uccidere chi voleva arrendersi Alitar Zouabri, il leader ucciso A lato l'esercito impegnato in un rastrellamento contro gli integralisti islamici

Luoghi citati: Algeri, Algeria