Ma i Versace non hanno dubbi di Antonella Amapane

Ma i Versace non hanno dubbi Ma i Versace non hanno dubbi «Risolto il terribile assassinio di Gianni» IL'DRAMMA DELLA FAMIGLIA LgT MILANO m ULTIMO atto del dramma Versace culmina con la morte del suo presunto killer. Alla notizia i parenti reagiscono con una laconica frase: «Rivolgiamo un sentimento di gratitudine e di addolorato ringraziamento a chi ha contribuito a risolvere il terribile assassinio di Gianni». La scarna dichiarazione suona come l'ennesima preghiera di silenzio da parte della famiglia dilaniata dal lutto. Nessuno però, pare volerla accogliere. Inconsolabile Naomi Campbell, da New York - durante il programma «Good Morning America» della Abc - comunica: «Dobbiamo andare avanti per lui. Sappiamo che Gianni ci avrebbe voluto al suo show di Milano a ottobre. Io ci sarò. Sarà la mia unica sfilata». Naomi certamente non dimenticherà mai quella sera a Firenze, alla fine dello scorso 5;iugno, quando sul palco delo spettacolo di Versace e Béjart impugnò una profetica pistola. Nell'ultima intervista rilasciata in quei giorni a «Stern», pubblicata sul settimanale tedesco in edicola oggi, lo stilista parlando del protagonista disperato sul podio disse: «Non vorrei essere al suo posto. Ma la morte comunque ci è sempre così vicina...». E aggiunse, ridendo, a proposito del tumore che lo affliggeva: «Qualunque cosa mi succeda sono convinto di farcela. Sono uno che sopravvive a tutto, come un dinosauro del Jurassic Park». Versace racconta che quando apprese di avere il cancro andò a casa pensando: «Combatterò. Vedo sempre prima il lato positivo delle situazioni. E' così che reagisco quando mi capita qualche disgrazia. La vita è così bella, quello che oggi ci sembra terribile può trasformarsi domani in qualcosa di buono. Anche il contrario naturalmente. Ho sempre amato la vita e amo anche me stesso». Il sarto aveva descritto la bellezza come una delle muse che salvano il mondo: «Chi non l'apprezza è perduto. I filosofi l'hanno messa sullo stesso piano del Buono e del Vero. Non c'è niente di più importante. Io l'ho cercata fin da bambino, in un ragazzo, in una ragazza. Nei quadri e nei libri. Affonda in tutti noi. Difficile da descrivere. Occorre farne esperienza». Lo stilista non temeva il passare degli anni: «La vecchiaia tocca solo la superficie. Il bello autentico sta nel profondo. Chi teme il decadimento fisico non lo ha capito». E mentre i giornali recuperano le ultime dichiarazioni del creatore scomparso, due giornalisti stanno già scrivendo libri-rivelazione su Andrew Cunanan: Maureen Orth, di «Vanity Fair» e il reporter britannico Wensley Clarkson. Il caso Versace in questi giorni è stato bersaglio di polemiche. Messori ha criticato aspramente la messa in Duomo. A difendere la cerimonia e chi l'ha autorizzata provvede, invece, padre Battista Mondin, preside della facoltà di filosofia della Pontificia università urbaniana: «Non si può pensare che al funerale di Versace partecipassero solo chierichetti, suore, po- veri miserabili. Né che vi sfilassero con abiti penitenziali le "confraternite della buona morte". E' ovvio che alla funzione ci fossero i suoi amici, cioè i personaggi del jet set che lui vestiva». Identica la posizione di monsignor Angelo Mayo, da 23 anni parroco del Duomo, che martedì scorso ha officiato la messa: «Tutto si è svolto nell'ambito della sacralità, ho constatato tra i parenti e gli amici del defunto molta partecipazione. La curiosità dei presenti era inevitabile, le polemiche mi sembrano artificiose». Monsignor Mayo ha anche negato che la famiglia Versace abbia versato una somma ingente per la funzione. Di smentita in smentita ecco che arriva quella degli stilisti -Karl Lagerfeld e Gai Mattiolo - indicati a turno nella succesione della Casa. Lagerfeld al quotidiano americano di moda Wwd ha confidato: «Io non mi promuovo con la morte di un altra persona. Sarebbe orribile. Che strana idea pensare che mi sarei offerto di disegnare la collezione di Gianni». Antonella Amapane E Naomi: dobbiamo andare avanti per lui Sarò a Milano per lo show di ottobre L'ultima intervista dello stilista «Sopravvivo a tutto come un dinosauro»

Luoghi citati: Firenze, Milano, New York