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Non dovrà attendere molto « Non dovrà attendere molto » Taormina: non faremo appello forse ad agosto la scarcerazione ROMA. Secondo l'avvocato Carlo Taormina, legale di Erich Priebke, lo stop giunto ieri dal tribunale militare di Roma non è un passo indietro. La macchina che dovrà riportare in libertà Erich Priebke è ben avviata: ad agosto dovrebbe portare a termine la sua missione. «Avevamo avanzato quella richiesta prima della sentenza, è stata superata dagli eventi e comunque avremmo dovuto integrarla. Lo faremo nei prossimi giorni per far sì che vengano calcolati, ai fini della pena da scontare, i 20 mesi di prigionia trascorsi alla fine della Seconda guerra mondiale da Priebke nel campo di Afragola. Questo non solo ridurrebbe i giorni che Priebke dovrà trascorrere agli arresti domiciliari, ma creerebbe un avanzo». Quando potrebbe tornare in libertà? «La decisione del tribunale deve avvenire entro 5 giorni dalla presentazione dell'istanza. L'istanza verrà presentata entro la fine della settimana, dunque, per i primi di agosto, potrebbe essere tutto risolto nel migliore dei modi». A quel punto, si porrà il problema della richiesta di estradizione avanzata dalla Germania... «Rinunceremo a presentare il ricorso in appello contro la sentenza del tribunale militare di Roma. Questo risolverebbe il problema, impedirebbe lo svolgimento di un processo e permetterebbe a Priebke di ottenere la restituzione del passaporto». Ma non potrà tornare in Argentina, come vorrebbe, perché esiste un decreto governativo a impedirlo. «Sì, il Presidente della Repubblica argentina ha fatto sapere che Priebke è un ospite indesiderabile nel suo Paese, ma ci auguriamo che la sentenza del tribunale militare di Roma possa creare una situazione e una valutazione diverse e che alla fine si conceda a Priebke la possibilità di tornare a abbracciare sua moglie». E se non fosse possibile? Quale altro Paese del mondo sceglierebbe Priebke? «Questo, mi perdoni, ma non posso rivelarlo». [f. ama.]