Nuovo portavoce per Prodi, arriva Levi

Nuovo portavoce per Prodi, arriva levi Il dimissionario Luna: torno al giornalismo. Fu smentito dal premier dopo una battuta polemica Nuovo portavoce per Prodi, arriva levi Nipote di Arrigo, ha tra Valtro fondato e diretto «L'Indipendente» ROMA. Ieri Romano Prodi ha cambiato il suo portavoce. Al posto di Francesco Luna, dimissionario, subentra Ricardo Franco Levi, giornalista e amico di lunga data del premier. La decisione è stata resa nota dallo stesso Luna, che l'ha motivata con il desiderio di tornare alla professione giornalistica lasciata 19 mesi fa, quando iniziò l'avventura del governo Prodi. In verità, la voce delle dimissioni circolava fin dal maggio scorso, cioè da quando Prodi smentì pubblicamente di aver pronunciato una battuta assai polemica («Berlusconi straparla») che il portavoce gli aveva attribuito il giorno prima. Con molta eleganza, di quell'incidente Luna non parla nel comunicato d'addio diramato ieri pomeriggio. Anzi, per dissipare ogni sospetto di risentimento nei confronti dell'ex principale, oltre alle consuete espressioni di gratitudine Luna fa sapere che resterà al suo posto fino al 31 agosto: quanto basta al successore per ambientarsi nel delicato incarico di tenere a bada l'intera stampa italiana. Levi non impiegherà molto ad apprendere i rudimenti del nuovo mestiere perché è un giornalista noto ed esperto. Ha scritto in veste di inviato e di editorialista per II Sóle 24 Ore, il Giorno, il Corriere delia Sera, II Messaggero e da ultimo anche per II Mondo. Sette anni fa ha fondato e diretto L'Indipen- dente prima maniera. Suo zio Arrigo è tra le firme più prestigiose del giornalismo italiano. Nato a Montevideo nel 1949, cinque figli, Ricardo «Ricky» Levi viene da una famiglia ebraica modenese rifugiata in Uruguay ai tempi delle leggi razziali. Di madrelingua spagnola, è cresciuto in un ambiente colto e cosmopolita malato - se così si può dire - di anglofilia (se ne vide una traccia quando, direttore de dell'Indipendente, Levi nominò a sorpresa capo della redazione di Roma un cronista britannico, John Wyles). In Italia ha vissuto un po' nomade fra Milano, Modena e Bologna, dove si laureò in Scienze Politiche discutendo una tesi che aveva come relatori Nicola Matteucci e Nino Andreatta. Per qualche tempo ha fatto l'editore. All'inizio degh Anni Settanta ha seduto nel Consiglio d'ammiiiistrazione della casa editrice il Mulino. Più di recente è diventato scrittore e saggista. Un paio d'anni fa ha pubblicato il libro II Professore, una pacata biografia dell'attuale presidente del Consiglio. Ma definirlo biografo di Prodi è riduttivo. Con il leader dell'Ulivo, infatti, Ricardo Franco Levi ha un legame vecchissimo. Si conoscono ormai da un quarto di secolo, dai tempi del Mulino. E c'è di più: come lui stesso confida, sua moglie Paola Campari fu compagna d'asilo a Reggio Emilia di Flavia Franzoni, la consorte di Romano Prodi. La proposta di lavorare a Palazzo Chigi gli è giunta pochi giorni fa, dice Levi, come fulmine a ciel sereno. Perciò non ha avuto tempo di fare programmi. Si attende solo di lavorare gomito a gomito con il capo del governo. «E mi farebbe piacere», dice, «se Luna restasse a dare una mano». Non è la prima volta, in fondo, che un presidente del Consiglio cambia in corsa il suo portavoce. Lo fece anche Silvio Berlusconi, che prima aveva puntato su Antonio Tajani, e poi si era affidato a un uomo immagine come Jas Gawronski. Il primo è oggi eurodeputato di Forza Italia, il secondo senatore del Polo. [au. m.] Ricardo Franco Levi già fondatore dell'» Indipendente»; E' il nuovo portavoce di Palazzo Chigi

Luoghi citati: Bologna, Italia, Milano, Modena, Montevideo, Reggio Emilia, Roma, Uruguay