Berlusconi indagato in Spagna
Indagine su Telecinco, si parla di irregolarità fiscali per circa 24 miliardi Indagine su Telecinco, si parla di irregolarità fiscali per circa 24 miliardi Berlusconi indagato in Spagna «E' il pool che mi perseguita» MILANO. Silvio Berlusconi è indagato anche in Spagna per reati fiscali. Il giudice del Tribunale nazionale, Baltazar Garzon, ha fatto perquisire alcune sedi della rete Telecinco, di cui Mediaset (subentrata alla Fininvest in epoca successiva agli anni oggetto di indagine) detiene il 25 per cento. L'ipotesi d'accusa - formulata dalla Procura anticorruzione di Madrid - riguarda presunte irregolarità verso il ministero delle Finanze per 2 miliardi di pesetas, pari a circa 24 miliardi di lire. Pronta replica di ambienti vicini a Silvio Berlusconi: «Appare evidente che l'iniziativa della magistratura spagnola è stata ispirata e determinata da rapporti e interventi dei magistrati milanesi». Come a dire: sarebbe il Pool di Milano ad agire anche oltreconfine. Secondo l'inchiesta spagnola a Silvio Berlusconi verrebbe imputata una evasione di circa un miliardo di pesetas. Il reato sarebbe stato commesso durante gli anni 1991,1992, 1993. Gli investigatori sospettano inoltre che attraverso società prestanome, Berlusconi sia ancora in possesso (non ufficialmente) del 50 per cento di Telecinco, cioè del doppio della quota consentita per legge. Pronta la replica di ambienti vicini a Silvio Berlusconi: «La partecipazione in Telecinco di Mediaset è del 25 per cento nel più assoluto rispetto delle leggi spagnole». E ancora: «Tutte le operazioni di acquisto e trasferimento dei pacchetti azionari, per quanto riguarda le società della Fininvest, sono sempre avvenute nella più perfetta trasparenza e regolarità, anche dal punto di vista fiscale». In realtà i trasferimenti dei pacchetti azionari per il controllo di Telecinco sono oggetto, da almeno un anno e mezzo, delle attenzioni della magistratura milanese e spagnola. Stando alle carte acquisite nello studio Arthur Andersen di Londra lo scorso gennaio e stando alle dichiarazioni dello stesso avvocato David Mills - legale inglese di Berlusconi - transitarono, tra il 1990 e il 1993 almeno 100 miliardi di lire nelle società off-shore del Biscione per acquisire quote di partecipazione occulta a Telecinco. O almeno questa è una delle ipotesi di accusa formulate nel processo per il conto Ali Iberian - 10 miliardi di finanziamento a Bettino Craxi - dai pubblici ministeri Francesco Greco e Maria Grazia Taddei. Con la collaborazione dei magistrati milanesi, gli inquirenti spagnoli accertarono un anno fa, che la Fininvest era arrivata a detenere più dell'80 per cento delle azioni di Tele¬ cinco. Durante questa inchiesta sarebbero emerse anche irregolarità fiscali commesse dalla società di Silvio Berlusconi. Per questo, l'altra mattina a Madrid, sono scattate le perquisizioni nella sede centrale in Torre Picasso, negli Studi Roma, e in un paio di studi legali. Replicano ancora gli indagati: «Silvio Berlusconi non ha mai avuto alcuna responsabilità nella gestione operativa di Telecinco né tantomeno nella gestione amministrativa e fiscale della stessa società; non c'è quindi atto alcuno che possa essere ricondotto alla sua personale responsabilità». E aggiungono: «Puntare sul nome di Berlusconi appare fuorviante e strumentale, dal momento che si tratta di una indagine fiscale allargata a 38 persone». In effetti l'inchiesta spagnola coinvolgerebbe, oltre a Berlusconi, anche il finanziere Javer De la Rosa che avrebbe comprato azioni della rete televisiva nel 1990 e nel 1991 in pacchetti frazionati e Miguel Duran, presidente della rete all'epoca degli episodi contestati. Gli attuali gestori della rete si sono messi a totale disposizione della magistratura spagnola, ma pur accettando ogni indagine, si riservano tutte le azioni legali a loro tutela. [r. m.] Per Silvio Berlusconi nuove accuse dalla Spagna
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